Un po’ di libri di viaggio per l’estate – 2017

di

8. Un altro bicchiere di arak, di Angelo Zinna

Un altro bicchiere di arak

Ho già scritto tempo fa di questo libro, ma continuo a consigliarlo. Perché è un libro di viaggio molto bello. Non è perfetto, ma è ben scritto, è ironico, è piacevole da leggere e ci parla sia dell’autore che del Paese (con moltissime luci e poche ombre, forse un po’ sbilanciato). E poi racconta un viaggio fuori dall’ordinario. Perché anche se Zinna scrive soprattutto dell’Iran, questa è l’ultima tappa di un incredibile viaggio di cinque anni partito dall’Oceania. Un viaggio che compare, qua e là, fra flashback e digressioni. E così fra le pagine troviamo anche Nuova Zelanda, Kirghizistan, India… La conoscenza è un antidoto al pregiudizio e credo che questo libro sia davvero da leggere, specie in questo momento storico in cui molti guardano con diffidenza ai Paesi musulmani, sia sunniti che sciiti (come l’Iran).
Qui trovate un’intervista ad Angelo e qui il suo blog Exploremore.

Angelo Zinna – Un altro bicchere di Arak (pubblicato da Villaggio Maori edizioni- 294 pagine)

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13 Commenti

Giorgio Agosto 12, 2017 - 3:57 am

Due suggerimenti perchè li ho terminati da poco (e con essi le mie vacanze :( ) e mi hanno trasmesso grandi emozioni. “Specchi dell’invisibile” di Elliot, capolavoro imprescindibile per chiunque sia interessato all’Iran e “Inseguendo le ombre dei colibrì” di Zambon Paolo splendido reportage di viaggio tra Messico Guatemala ed El Salvador. Il Ponte sulla Drina lo inizierò a breve.

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Chiara Luglio 16, 2017 - 10:11 pm

“Breviario Mediterraneo” ce l’ho sul comodino da due anni, il suo arrivo sul mio comodino è coinciso con l’arrivo del mio secondo figlio…che mi ha assorbito ogni energia e ancora non sono riuscita a tenerne un poco per leggere questo libro, che mi attira tantissimo, ma sicuramente non è una lettura scorrevole.
“Il Ponte sulla Drina” invece l’ho letto in macchina, ad alta voce, 3 anni fa mentre facevamo l’ennesimo on the road in terra balcanica…ho ancora impressa in mente la scena dettagliatissima del tizio che viene impalato sul ponte…poco dopo aver letto quel pezzo siamo arrivati proprio a Visegrad e arrivata sul ponte avevo quasi la nausea! Il potere dei libri!!!!

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patrickcolgan Luglio 17, 2017 - 12:15 pm

Breviario Mediterraneo in realtà è un libro scritto in maniera molto semplice, quasi sotto forma di elenco. E a suo modo è anche scorrevole, secondo me. Non è adatto però a essere letto a piccoli passi perché bisogna immergercisi, bisogna lasciarsi trasportare nel suo mondo, leggerne varie pagine alla volta, altrimenti diventa sicuramente faticoso o incomprensibile. Insomma servono tempo e dedizione… E’ ideale per una vacanza o per la spiaggia secondo me, proprio per questo… meno a esser letto nei ritagli di tempo ai quali sono andatti invece molti romanzi e libri di viaggio!

Il ponte sulla Drina è un libro bellissimo e tremendo, davvero.
grazie per il commento!

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Daniela M Luglio 11, 2017 - 1:53 pm

Belle letture :)

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Patrick Stephen Colgan Luglio 15, 2017 - 11:50 am

:)

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Valentina Luglio 10, 2017 - 6:20 pm

Breviario Mediterraneo mi ispira molto :)

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patrickcolgan Luglio 10, 2017 - 6:25 pm

E ci credo… ma una navigatrice come te forse potrebbe aggiungere ancora ulteriore materiale e spunti a un libro così :)

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ELEONORA Ingrassia Luglio 10, 2017 - 10:49 am

Ma io su anobii non ne leggo di difetti! Mi incuriosirebbe sapere quali sono però! Grazie…

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ELEONORA Ingrassia Luglio 10, 2017 - 10:53 am

Parlo del libro di Borri ;)

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patrickcolgan Luglio 10, 2017 - 12:13 pm

Mi sembrava che il link andasse direttamente alla mia recensione, comunque cerca la mia intanto vedo come sistemare il link. Grazie!

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Patrick Stephen Colgan Luglio 10, 2017 - 1:14 pm

Il link funziona, espandi la mia recensione e leggerai tutti i rilievi! Fammi sapere se non li trovi.

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ELEONORA Ingrassia Luglio 10, 2017 - 2:00 pm

In realtà il link funziona! Ma mi sembra che tu dica solo cose belle ;)

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patrickcolgan Luglio 10, 2017 - 2:16 pm

Eheheh…

Beh dipende dai punti di vista … ovvio sono piccole cose però è un po’forzato e sbilanciato su alcuni aspetti: da un reportage giornalistico mi aspetto precisione. Poi magari puoi condividere l’idea che tutti i turisti siano degli imbecilli, io preferirei equilibrio. Ma in effetti è anche normale in un libro così che l’autrice abbia opinioni forti, anche io le avrei trovandomi alle Maldive dopo anni di guerra. Però va un po’ a scapito della lucidità e comprensibilità dell’argomentazione per me.

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