Davanti al monte Fuji, ad Hakone

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Il Fuji, i vulcani, le terme e antiche memorie del periodo Edo. Ad Hakone ci sono molte delle cose che amo del Giappone

Mentre ero di passaggio l’avevo visto dal treno, addirittura dall’aereo. Ma quando mi ero presentato apposta per ammirarlo, il Fuji mi era sempre sfuggito. Si era celato dietro nebbie e nuvole. E invece ora eccolo lì. Il suo profilo inconfondibile emerge, bianchissimo, dal cielo azzurro, perfetto come in una stampa ukiyo-e. Arrivare in riva al lago ad Hakone e vedere la grande montagna è emozionante, indimenticabile. Così la vedevano i viaggiatori che arrivavano da lontano lungo un sentiero lastricato, orlato da alti cedri. Molti sono gli stessi alberi che vedo oggi. E provo la sensazione di essere arrivato a un punto che ricorderò.

Questa volta ho avuto fortuna. O Forse è il monte che ha deciso che solo ora avrei potuto vederlo, come se finora non avesse voluto ricevermi mentre osservava i miei viaggi avanti e indietro fra Tokyo e Kyoto.

Il monte Fuji visto da Moto Hakone

Il monte Fuji visto da Moto Hakone (foto di Patrick Colgan, 2019)

Ma se anche il Fuji non dovesse farsi vedere, non fatevi prendere dallo sconforto. Va semplicemente accettato, forse non è semplicemente ancora il momento giusto. E ad Hakone, per fortuna, ci sono molte altre cose da fare. Anche se è turistica e affollata. E anche se qui, come altrove, i giapponesi hanno la tentazione di trasformare anche le cose che sarebbero già belle in un parco giochi. Perché, continuo a chiedermi, davanti al Fuji passa ogni giorno una flotta di navi pirata?

Il monte Fuji, da Hakone

Il monte Fuji, da Hakone (foto di Patrick Colgan, 2019)

Come è fatta Hakone

Hakone (箱根)è un luogo dalla storia antica, era infatti una delle stazioni sulla Tōkaidō, l’antica strada che collegava Kyōto ed Edo (oggi Tokyo), lungo il mare. L’altra, che si snodava più a nord fra le montagne, era la Nakasendō. Qui, anzi, c’era un importante punto di controllo (Hakone Sekisho 箱根関所). Qui oggi si viene per vedere il Fuji e l’attività vulcanica, per rilassarsi negli onsen, per ritrovare tracce di un Giappone che non c’è più.

Non immaginatevi però un remoto paesino di montagna, quelli del periodo Edo sono tempi che sembrano lontanissimi. Hakone è una località estremamente turistica e frequentata, sia da stranieri che da giapponesi. Ed è il nome con il quale si indica una serie di località disseminate su un’area abbastanza vasta intorno a un lago (Ashi no ko) che si visitano con una serie di mezzi di trasporto: treni, bus, navette, barche, due funivie e una funicolare. Ogni località ha un suo carattere particolare.

Anche per questo visitare Hakone può essere abbastanza faticoso, specie quando, nei periodi di maggior affluenza, questi mezzi pubblici sono affollati. Il consiglio è quello di andare ad Hakone non come escursione in giornata da Tokyo, ma restandoci a dormire almeno una notte. Se poi doveste innamorarvi della zona, qui si potrebbe restare anche più a lungo.

Hakone secondo Hiroshige (1833 circa)

Hakone secondo Hiroshige (1833 circa)

Il giro di Hakone

Non amo le regole e la troppa pianificazione: potete decidere l’itinerario in base all’orario di partenza, al meteo e, come vedremo, all’attività vulcanica. Potete anche farlo al contrario di quello che propongo, ovviamente. Se avete l’Hakone free pass (ne parlo alla fine), tutti i mezzi di trasporto che indicherò sono inclusi.

Il classico giro dell'area di Hakone

Il classico giro dell’area di Hakone

Hakone Yumoto

Questa è la località moderna – e poco affascinante – che ospita le stazioni principali di treni e bus a lunga percorrenza. Qui però ci sono diversi ottimi onsen (come Hakone Yuryo, raggiungibile con una navetta gratuita) e alberghi piuttosto comodi e anche economici: può essere una buona soluzione per il pernottamento. Da qui potete prendere un bus per Moto Hakone, che dista una quindicina di chilometri.

Un onsen privato ad Hakone Yuryo.

Moto Hakone

Quando penso ad Hakone penso soprattutto a questo lato del lago, quello di Hakone machi e Moto-Hakone. Questa località si affaccia sul lago Ashi, circondato da boschi e montagne (vulcani spenti), fra le quali, un po’ più distante, anche il Fuji, che da qui si può vedere nitidamente. Da certi punti la vista è spettacolare. Nonostante ci siano diversi alberghi molto vicini all’acqua, la loro presenza non è invasiva. A Moto Hakone ci sono boschi, vulcani e molte altre cose. Per esempio il santuario Hakone Jinja, col suo torii che si specchia sul lago e un facile, affascinante, tratto dell’antica Tōkaidō che si può percorrere a piedi fino a una ricostruzione fedele del vecchio punto di controllo, l’Hakone Sekisho (la cosa più interessante, e vi consiglio di visitarla, è il museo). Ad Hakone si può percorrere questa vecchia strada anche in altri punti, ma questo è il più famoso. Se partite da qui la mattina prevedete almeno un’ora e mezzo o due per la visita.

Un tratto di Tōkaidō oggi

Un tratto di Tōkaidō oggi (foto di Patrick Colgan, 2019)

La Tōkaidō nell'800

La Tōkaidō nell’800

E poi c’è la nave pirata: è quella che fa la spola fra Moto Hakone e Togendai, dall’altra parte del lago. Dovrete prenderla. E chi non ha mai sognato di salire su una nave pirata?

La pirate ship La pirate ship di Hakone di Hakone

Ovviamente verificate gli orari perché le partenze non sono così frequenti.

La funivia e Owakudani

Owakudani è proprio quello che dice il nome in giapponese: la grande valle ribollente. Da Togendai si sale in funivia fino a questo punto panoramico affacciato su un’impressionante ferita aperta sul fianco della montagna. È come se qui si mostrasse davvero la natura di questa terra. Da qui si alzano ininterrottamente nuvole di gas ed è facile restare ipnotizzati dallo spettacolo anche in mezzo al viavai di turisti. Quando le concentrazioni di gas sono troppo elevate vengono prese misure precauzionali, come lo stop della funivia.

La valle ribollente di Owakudani

La valle ribollente di Owakudani (foto di Patrick Colgan, 2019)

Prima di continuare il vostro viaggio con lo spettacolare tragitto sospesi sopra l’area vulcanica, provate le famose uova nere: sono semplici uova cotte nell’acqua termale che diventano scurissime a causa di una reazione naturale. Un sacchetto con cinque uova costa 500 yen. E si dice che portino fortuna.

Il viaggio in funivia è emozionante: non credo ce ne siano altre simili, praticamente sopra un cratere. Sorvolerete Owakudani, una valle rovente, striata di verde e giallo, colori accesi che emergono fra le nubi di vapori.

Il kurotamago, uovo nero, di Hakone

Il kurotamago, uovo nero, di Hakone (foto di Patrick Colgan, 2019)

Verso Gora

Siamo nella parte finale del giro. Ma se vi volete fermare lungo la strada, per esempio, alla stazione di Sounzan, qui ci sono varie possibilità per farsi un bagno caldo in onsen. Noi siamo andati da Yamadaya, a duecento metri dalla stazione, dove ci hanno accolto anche senza prenotazione (comunque consigliata). L’onsen privato era solo al chiuso e semplice, un po’antiquato, con un’acqua scura e caldissima: esattamente il tipo di posto che mi piace.

L'onsen di Yamadaya

L’onsen di Yamadaya (foto di Patrick Colgan, 2019)

A Gora si conclude la visita. E’ una bella località, molto verde ed elegante. Fra i punti più famosi ci sono il Gora Park, un giardino in stile europeo. Così europeo da diventare quasi un sogno, un ideale. Il vecchio cedro ha dei lampadari appesi ai rami, che vengono accesi la sera.

Poco distante c’è anche un museo, l’Hakone Museum, con collezione di ceramiche giapponesi, dal neolitico ai secoli scorsi (chiuso il giovedì).

Come arrivare ad Hakone

Potete arrivare ad Hakone Yumoto in treno con la linea Odakyu. Da Tokyo (stazione di Shinjuku) c’è il treno diretto Romancecar (85′), altrimenti se usate i treni locali cambierete a Odawara, che è sulla linea dello Shinkansen (circa due ore). Cambierete qui anche se arrivate da Kyoto o Nagoya.

Visitare Hakone: il treno locale per Odawara

Visitare Hakone: il treno locale per Odawara (foto di Patrick Colgan, 2019)

Sono tempi che permettono di fare una classica visita in giornata, ma in realtà è meglio pernottare perché poi ad Hakone dovrete prendere altri mezzi di trasporto.

Il modo migliore per visitare Hakone è utilizzando l’Hakone free pass, valido due o tre giorni giorni. C’è in varie versioni. Quello più usato, da due giorni, costa 5700 yen con andata e ritorno da Shinjuku e 4600 yen da Odawara. Se arrivate da Kyoto e dopo Hakone andrete a Tokyo dovrete fare questo, pagando poi il biglietto Odawara-Tokyo separatamente. Il free pass può anche essere acquistato in Italia (presentandosi di persona o scrivendo una mail) da questa agenzia, altrimenti si può fare sul posto.

Una cosa importante è sempre verificare lo stato dei trasporti nell’area. Potete farlo alla stazione di Odawara o a quella di Hakone Yumoto e in altri punti della zona, come i punti di imbarco. Condizioni di vento eccessivo o di intensa attività vulcanica possono avere ripercussioni sui trasferimenti in barca e la funivia. Nel caso ci siano interruzioni saranno previsti mezzi sostitutivi.

Il trasferimento bagagli

Come ho scritto all’inizio visitare Hakone, specialmente se il tempo non è molto, può essere faticoso. Per rendere il viaggio più semplice c’è però un comodissimo servizio di trasferimento bagagli che permette di iniziare subito il giro senza dover fare prima il passaggio in albergo e semplifica molto le cose. Se arrivate ad Hakone-Yumoto entro le 12.30 potete lasciare le valigie che saranno trasferite in albergo per 800 yen a pezzo. La stessa cosa può essere organizzata dal vostro albergo alla stazione.

ODakyu baggage service

Abbiamo trovato i bagagli direttamente alla stazione (sì, quello è un cappello a cono)

Dove alloggiare ad Hakone

Ad Hakone ci sono sistemazioni per tutte le tasche, ma non mancano gli alberghi di grandissimo fascino. Molto dipenderà dal vostro itinerario. Se arrivate la mattina presto e prevedete di ripartire presto il giorno dopo o se avete un budget limitato, forse Hakone Yumoto può rappresentare la soluzione più razionale.

Hotel De Yama, Hakone

Hotel De Yama, Hakone. Il Fuji è nascosto dalle nuvole (foto di Patrick Colgan, 2019)

Di certo gli alberghi con maggior fascino, e più costosi, sono quelli intorno al lago, spesso con vista Fuji . Per esempio al bellissimo hotel De Yama, in stile europeo, si poteva vedere dal balconcino della nostra stanza. Dall’altra parte del lago, vicino alla stazione di Ubako della funivia, l’hotel Green Plaza è famoso per la sua vasca termale all’aperto con vista sul Fuji. Qui in zona ci sono anche posti più economici, come la Moto-Hakone Guesthouse (ma dimenticatevi le viste sul Fuji).

Le sistemazioni dai costi contenuti sono concentrate in particolare ad Hakone Yumoto, dove ci sono anche ostelli e alloggi davvero economici, come l‘Azito guesthouse.

Anche Gora è un ottimo posto dove alloggiare . Se restate più giorni, ci sono poi numerose altre località un po’ meno frequentate, immerse nella natura nell’area, come Tonosawa (a una fermata di treno da Yumoto) e Sengoku (raggiungibile in bus).

Gli onsen di Hakone

Hakone è una località giustamente famosa per le sue acque termali. Non perdetevi un bagno. Ci sono onsen di ogni genere, che vanno da vasche molto semplici (come da Yamadaya), a vasche con vista sul Fuji (come al Green Plaza), per arrivare a piccole stanze private con un piccolo monolocale annesso (come da Hakone Yuryo): i costi di un onsen privato per un’ora per una coppia vanno da 3000 a 6000 yen circa. La prenotazione, specie nei periodi di maggior affollamento, è fondamentale.

Una nota dolente dell’area è la particolare severità sui tatuaggi. Sono vietati praticamente ovunque. Una soluzione può essere quella di prenotare onsen privati: va notato che però anche in questi in teoria i tatuati non possono entrare e in alcuni casi vi verrà esplicitamente chiesto di dichiarare che non ne avete. Nessuno vi verrà a controllare in una vasca privata, ma ovviamente quando fate il check-in non dovrete avere tatuaggi visibili o vi sarà rifiutato l’ingresso. Valgono tutte le regole, le norme di comportamento e i suggerimenti che ho elencato nel mio post sugli onsen.

 

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