Viaggio in Giappone in cinque libri

di

Qualche consiglio di lettura per andare lontano, con le parole e l’immaginazione: libri di viaggio sul Giappone (e non solo)

Si è vero un piccolo ebook – libro di viaggio sul Giappone l’ho scritto da poco anche io, e si intitola Orizzonte Giappone. Ma qui  – mentre riordino parole e pensieri appena tornato da due settimane in Laos – voglio scrivere di cinque altri splendidi libri, di quelli veri, non solo di viaggio, che riguardano in qualche modo questo Paese che amo e che è diventato parte importante della mia vita. Scrivendo l’ebook alcuni di questi sono tornato a leggerli, sfogliarli, per cercare le citazioni che mi avevano folgorato o per trovare conferme o smentite. O, semplicemente, perché riprendere in mano i libri che si sono già letti porta a scoperte sempre nuove.

nota: Purtroppo molti di questi libri sono fuori stampa e di difficile reperibilità, almeno in italiano.

Ho scritto un nuovo post con Dieci libri di viaggio sul Giappone

1. Un treno fantasma verso la stella dell’Est, di Paul Theroux

Perché prende il treno? mi aveva chiesto il georgiano.
Perché, pensai seduto nell’angolo del mio scompartimento, gli aerei sono una distorsione del tempo e dello spazio, e vieni pure perquisito.

Tutti i viaggi sono viaggi nel tempo. Appena arrivato in Giappone sentii che ero andato nel futuro, in una versione compiuta di tutte le città che avevo attraversato nel percorso.

Un treno fantasma verso la Stella dell'Est

Un treno fantasma verso la Stella dell’Est

Amo la scrittura, l’ironia di Theroux, che è forse lo scrittore di viaggio che sento più vicino di ogni altro. Divoro i suoi libri e forse il mio preferito è proprio questo, in cui ripercorre trent’anni dopo il viaggio in treno fino a Tokyo (e ritorno) compiuto in The Great railway bazar. Però, lo dico subito, secondo me del Giappone ha capito molto poco, quasi niente. E proprio per questo è bello leggerlo, ci si risente al primo viaggio in Estremo oriente, spaesati e incuriositi. Theroux si interessa della superficie del Paese: le stranezze, i manga (che liquida con definizioni sprezzanti), la pornografia, la metropolitana, le tante regole sociali. Poi ha la fortuna di incontrare Haruki Murakami e si fa portare a vedere un grande magazzino di costumi e sex toys. Però, quelle sugli aspetti più singolari e incomprensibili della cultura e della società giapponese, sono le domande che si fa chiunque al primo viaggio, quando sbarca a Tokyo, e Theroux ha la capacità di fulminare il lettore con frasi e pensieri penetranti oppure semplicissimi, ma perfetti nella loro essenzialità. E poi è un libro che esercita su di me una sua magia irresistibile, che forse sta proprio nel farci vedere quanta strada, quanti popoli, lingue, culture stanno fra noi e Tokyo, spesso annullati, spazzati via dalla distorsione spazio temporale del viaggio aereo.

Attualmente fuori catalogo in italiano.

Un treno fantasma verso la stella dell’Est – Paul Theroux (518 pagine, Dalai – tit. originale Ghost train to the eastern star)

2. Autostop con Buddha, di Will Ferguson

“Guardate” dice il signor Migita, mentre arriva e raduna i figli davanti a sé. “Guardate laggiù.”
Indica loro le montagne, dove si scorge una debole macchia rosa tra i sempreverdi.
“Sakura” dice loro. E il cuore prende a battermi

Indipendente da come la pensino i giapponesi, il loro non è affatto un piccolo stato. Honshu, la maggiore delle isole, da sola è più estesa della Gran Bretagna. Se il Giappone fosse in Europa, dominerebbe il continente. Il Giappone è più grande del’Italia, più grande della Norvegia, più grande della Germania. Un viaggio da Capo Sata, nel sud, a Capo Soya, nel nord, copre tremila chilometri. In Nordamerica sarebbe l’equivalente di un viaggio da Miami a Montreal, e pressapoco alle stesse latitudini.

Libri di viaggio sul Giappone: Autostop con Buddha

Autostop con Buddha

Il titolo originale è Hokkaido Highway Blues ed è più sensato perché i riferimenti a Buddha o al buddismo sono pochissimi (ma effettivamente si riferisce a un’immagine del libro che resta impressa). E’ un libro di viaggio ironico, che trasuda affetto. Ma anche un po’ superficiale e con qualche stereotipo, che racconta un Giappone che forse non c’è più, quello degli anni ’90: avanzato, un po’ arrogante, con ancora ben presenti i residui della bolla economica degli anni ’80.

Ma è anche un originale racconto di un viaggio in autostop, seguendo l’onda della fioritura dei ciliegi che si sposta progressivamente verso nord e che racconta i giapponesi da molto vicino, entrano nelle loro auto e nelle loro case. Non ho mai conosciuto nessuno che abbia viaggiato in autostop in Giappone, e questo basta. Nihon, almost a love story, ne scrive qui.

Autostop con Buddha – Will Ferguson (454 pagine, Feltrinelli – tit. originale Hokkaido highway blues)

3. Il monaco e la signora – una stagione a Kyoto, di Pico Iyer

In quelle prime fredde ore del giorno, mentre alcuni luoghi paiono sfiniti e altri rinati, Kyoto, invece, sembrava sempre un miracolo di speranze mattutine.

Quello di Pico Iyer, autore purtroppo poco noto in Italia, è un libro delicato e avvolgente, che racconta un avvicinamento a una città e a un Paese come se fosse una storia d’amore, punteggiata dagli haiku e alleggerita da un po’ di ironia. Il libro è ricco di splendide pagine ed è stato il mio compagno inseparabile durante il primo viaggio in Giappone, un viaggio nel quale a rapirmi è stata proprio Kyoto. Forse è anche per questo che lo amo così tanto.

Fuori catalogo in italiano.

Il monaco e la signora – una stagione a Kyoto – Pico Iyer (Feltrinelli – tit. originale The lady and the monk)

4. L’uccello che girava le viti del mondo, di Haruki Murakami

L'uccello che girava le viti del mondo

L’uccello che girava le viti del mondo

Non è un libro di viaggio, ma credo sia il capolavoro di Murakami, uno scrittore che in Giappone appare esotico per i tanti riferimenti musicali, gastronomici, culturali occidentali, e che proprio per questo a noi appare meno lontano e più comprensibile. Questa è una storia d’amore, onirica e surreale, una ricerca angosciante e un incredibile viaggio nell’inconscio e nell’umanità delle persone, ma allo stesso tempo anche nella storia e nella memoria del Giappone e dell’Asia, specie nei suoi margini più oscuri. Se riesci a farti prendere dal libro, a non farti disorientare dalla struttura labirintica e frastornante, se non ti fai impaurire dalle 830 pagine, troverai un grandissimo romanzo, un capolavoro della letteratura contemporanea.

L’uccello che girava le viti del mondo – Haruki Murakami (830 pagine, Einaudi)

5. In Asia, di Tiziano Terzani

Il problema è il Fuji stesso che non è come dovrebbe essere. La montagna, che da lontano appare così forte e superba, così magica ed elegante, una volta scalata impressiona per com’è piccola e vulnerabile, ordinaria e miserevole: un semplice cumulo di ceneri.

In Asia, Terzani

In Asia, Terzani

Non si può parlare di Asia e non citare Tiziano Terzani. Ma il grande giornalista non amava il Giappone, in cui ha vissuto ben cinque anni, anzi lo odiava. Lo riteneva gelido, triste, è arrivato addirittura a incolpare il Paese e l’infelicità di quegli anni – che si riflettono anche in Giorni giapponesi della moglie Angela – della malattia che lo ha ucciso. Forse Terzani, che fra le altre cose racconta anche la yakuza e la scalata del monte Fuji, ha una visione troppo cupa, esagerata anche dal periodo, quello dell’arroganza economica del Paese, al culmine della bolla speculativa degli anni Ottanta. Forse anche proprio per questo è un libro importante da leggere, per vedere il Giappone da un punto di vista differente, smitizzante, di qualcuno che non è rimasto sedotto dalla cultura di questo Paese.

In Asia – Tiziano Terzani (434 pagine, Tea)

Poi c’è in lista qualche altro libro, ma non sono tantissimi quelli sul Giappone, che ho già letto come Stupore e Tremori di Amélie Nothomb o che vorrei leggere presto, come Tokyo Orizzontale di Laura Imai Messina e C’era una volta l’Oriente (in inglese Video Night in Kathmandu, di Pico Iyer.

Per continuare a leggere

Pensate che abbia dimenticato dei libri? Non siete d’accordo sulle scelte? Lasciate un commento!

Potrebbero interessarti

19 Commenti

elisaviotto Gennaio 22, 2015 - 8:59 pm

Grazie per i consigli di lettura! Alcuni non li conoscevo! Autostop con Buddha è uno dei miei libri preferiti e di Murakami li ho ormai letti tutti! Beato “viaggiatore giapponese”! che invidia!!

Reply
turistipersbaglio Gennaio 2, 2015 - 9:25 pm

Non sono una curiosissima del Giappone… almeno non ci arriverei mai per le sole grandi città, già l’aspetto rurale mi intriga decisamente di più… Ma sono stati proprio i libri di Terzani e moglie a farmi incuriosire. Sono stati entrambi così insolitamente “tranchant” nei confronti di Giappone e Giapponesi che per controbilanciare – in attesa di un viaggio in prima persona – accolgo volentieri i suggerimenti a leggere qualcosa in positivo. Di qualcuno che di questo paese invece si è invaghito un po’…. Grazie :)

Reply
Francesco Baldessari Settembre 13, 2015 - 3:30 pm

Nessuno che sappia qualcosa sul Giappone puo’ prendere sul serio Terzani, almeno quando scrive appunto sul Giappone. Che lo odi sono fatti suoi, ma che almeno si documenti e controlli le sue fonti.
In “In Asia” non solo la sua incompetenza, ma anche la sua pigrizia professsionale sono manifeste. Sbaglia i nomi di chi intervista, arrivando a scambiare nome e cognome, ignora i fatti piu’ elementari della lingua giapponese (non sembra ad esempio sapere che la “v” non esiste) ma tiene a far pensare il contrario. Parla spesso di cose che non conosce bene, e si vede. Ulteriori dettagli nella mia recensione del libro su Amazon,

Che uno del calibro di Terzani sia il mito che e’ non mette in buona luce la cultura italiana,

Reply
patrickcolgan Settembre 28, 2015 - 8:16 am

Per me la precisione è fondamentale (e detesto la tendenza di alcuni scrittori e giornalisti ad abbellire o esagerare i fatti) e se rileggessi “In Asia” oggi – lo lessi molto prima di metter piede in giapone per la prima volta – noterei probabilmente questi errori e mi darebbero fastidio. Anzi, ora mi è venuta voglia di rileggerlo. Le qualità di Terzani però sono altre, dalla qualità letteraria dei suoi libri, alcuni in particolare (quelli sul sud est asiatico), alla sua visione del mondo e al particolare percorso umano che ha compiuto (senza però trasformarlo in quello che non era, come alcuni tendono a fare). Ho ripescato il racconto sul monte Fuji per il tono, per la visione smitizzante e per il punto di vista di un occidentale che ha avuto la sensazione di trovarsi completamente fuori posto.

Reply
Viola Novembre 8, 2014 - 12:34 pm

Un treno fantasma verso la stella dell’Est mi attira tantissimo, spero di trovarlo da qualche parte!! :D

Reply
patrick Novembre 8, 2014 - 2:48 pm

Bellissimo libro. Lungo, ma bellissimo, ti lascia con il desiderio di altre pagine. Ho fatto qualche prova per curiosità, ma in italiano sembra attualmente introvabile, formato digitale compreso. Per me è sempre incredibile che libri così belli finiscano al macero e fuori catalogo.
http://www.amazon.it/treno-fantasma-verso-Stella-dellEst/dp/8860735777/

Reply
Viola Novembre 8, 2014 - 2:56 pm

Non mi resta che cercare nei mercatini dell usato sperando che qualche pazzo voglia disfarsene. :D

Reply
patrick Novembre 16, 2014 - 7:23 pm Reply
patrick Dicembre 19, 2014 - 7:27 pm

A chi interessa… in libreria a Faenza ho trovato il Gallo di Ferro e Un treno fantasma di Paul Theroux (ormai fuori catalogo) se qualcuno li vuole me lo dica che li compro e glieli spedisco :)

Reply
Viola Gennaio 26, 2015 - 10:31 am

leggo solo adesso le tue risposte, sei gentilissimo!
appena finisco i vari libri in sospeso, faccio un pensierino su theroux.
buona giornata! :D

Reply
Daniela Novembre 7, 2014 - 12:38 pm

Anche io vorre leggere il monaco e la signora, spero di trovarlo eventualmente anche in originale. L’uccello che girava le viti del mondo è sulla mia libreria da troppo tempo, è uno dei pochi romanzi di Murakami che non ho ancora letto, spero di recuperare prima o poi, ma per ora Murakami non è tra le mie priorità.
Mi piacciono molto le tue scelte, anche se secondo me manca un libro imprescindibile: Ore giapponesi, di Fosco Maraini. Certo è un vero tomo, e piuttosto costoso, e si riferisce a un Giappone (quello della guerra e del post guerra) che ormai non esiste praticamente più, ma proprio per questo vale la pena leggerlo, e credo che poche persone abbiano compreso l’essenza del Giappone come Fosco Maraini.

Ora invece voglio assolutamente leggere il tuo Orizzonte Giappone :) ma per caso è anche cartaceo? Il mio reader si è rotto e non so quando potrò ricomprarlo T_T

Reply
patrick Novembre 7, 2014 - 1:28 pm

Touché! Su Maraini hai completamente ragione e me ne sono accorto subito dopo aver pubblicato il post, avrei dovuto almeno menzionarlo. La verità però è che non l’ho ancora letto (conosco bene invece le sue meravigliose foto), ma è lì, sullo scaffale, regalato da un amico sensibile e amante dei libri.
Orizzonte Giappone, invece, c’è anche in versione cartacea, solo su Amazon.it (è venuto, fra l’altro, stampato davvero bene)
Lo trovi qui http://www.amazon.it/Orizzonte-Giappone-Viaggio-allapparenza-incomprensibile/dp/8867972499/

p.s. L’uccello che girava le viti del mondo è davvero un grande capolavoro, davvero un libro-mondo.

Reply
Cabiria Novembre 7, 2014 - 11:22 am

“Il monaco e la signora” mi attira tantissimo! Spero di riuscire a trovarlo, alla peggio mi butto sul digitale!

Reply
patrick Novembre 7, 2014 - 1:29 pm

Purtroppo non c’è nemmeno in digitale, qualche volta si trova usato su Amazon. Ma in inglese si trova! http://www.amazon.it/Lady-Monk-Four-Seasons-Kyoto/dp/0679738347

Reply
Cabiria Novembre 7, 2014 - 1:38 pm

Grazie per il link, mitico!
Vorrà dire che per ora mi accontento dell’inglese, nell’attesa di andare a spulciare qualche bel negozio di libri usati :)

Reply

Lascia un commento

Consenso gdpr (alcuni dati verranno salvati al solo fine di tener traccia dei commenti stessi)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.