Viaggiare con le parole
«Siamo ora molto vicini alla costa norvegese… a sessantotto gradi di latitudine, nella grande provincia di Nordland, nel desolato distretto di Lofoden. La montagna, sulla cui sommità ci troviamo, è Helseggen, la Nuvolosa. Ora si alzi un po’ – si tenga ai cespugli se le gira la testa… così… e guardi, oltre la fascia di vapori, sotto di noi, il mare.»
[…]«Mente umana non poteva concepire un panorama così desolato. A destra e a sinistra, a perdita d’occhio, sorgevano, come fossero i contrafforti del mondo, schiere di scogli aguzzi e neri, il cui aspetto tenebroso era ancor più evidenziato dalla schiuma che con la cresta bianca e spettrale gli si avventava senza posa contro, ululando e gemendo.»
(Edgar Allan Poe, Una discesa nel Maelstrom, 1841)
La foto è mia, ed è più o meno il luogo descritto da Poe, a mezzanotte di una bellissima notte estiva, di quelle notti di confine – fra luce e buio – che solo l’estremo nord sa offrire. Sono le bellissime Lofoten, dove lo scrittore non è mai stato, e dove vi invito ad andare.
E se andate, andate a sud, nell’isola di Moskenesøy, ad Å, a Reine e poco più a nord, a Ramberg. Poi visitare il resto, ma solo dopo.
Link: il testo di Poe in inglese, Guida all’inter-rail invernale alle Lofoten
Altre mie foto sono su Flickr
3 Commenti
Sono stata 3 volte alle isole Lofoten e ci ho lasciato l’anima per quanto erano belle…
esatto ;)
e non è mai stato in Norvegia!