Pochi giorni fra le spiagge di Creta, a sud sul mar Libico, nella provincia di Rethymno: Triopetra e Agios Pavlos
Il vento urla nella notte. Anzi, sarebbe meglio dire fischia, crepita, scoppia, ruggisce. Sento l’aria che va sbattere tutt’intorno la nostra camera sulla cima di una collina. Anche se è buio ascolto il vento che piega gli ulivi, va a infrangersi sulle rocce, solleva la polvere e schiaffeggia l’acqua del mare, giù, lontano. Tutti mi avevano detto che Creta era ventosa. Conoscevo la Grecia e conoscevo il vento che si può sollevare fortissimo, ma non avrei mai immaginato così. “E’ il meltemi – ci ha detto il padrone di casa, Yannis, quasi scusandosi, appena arrivati -, a luglio e agosto qualche volta succede. Non sempre, sennò non verrebbe nessuno. Ma qualche volta capita, dovete tornare a settembre, ottobre”.
La mattina, una volta che il sole è sorto, è però uno spettacolo vedere questo panorama dalla terrazza dell’albergo Notos (molto bello). Eolo ha deciso di scatenarsi in questi giorni, ma ha anche reso l’aria tersa, limpida, i colori brillano. Davanti a noi c’è il mare increspato, centinaia di falcette di spuma nel blu profondo che ho desiderato tanto rivedere. Più vicino gli alberi che ondeggiano violentemente. E poi quel suono costante.
A me piace quel suono, ricorda le estati, ricorda la montagna, ricorda il mare, ricorda la Grecia.
Le spiagge vicino a Triopetra
Lasciamo perdere la spiaggia grande, dove oggi la sabbia si leva in vortici, e scegliamo quelle più piccole, riparate. Triopetra, dove ci troviamo, ha in effetti due spiagge: una più grande ed esposta, bellissima, e una più piccola e riparata, altrettanto bella, forse di più. E poi è vicina a numerosissime altre: C’è Preveli, con le sue famose palme, c’è Agios Pavlos con le sue grandi dune sabbiose e a qualche chilometro di distanza in più c’è la più affollata Agia Galini.
Le due spiagge di Triopetra
Partiamo dalla spiaggia più vicina e più piccola, da Triopetra est, che è bellissima, fra le più belle che abbia visto in Grecia, nella sua piccola perfezione anche se no, non è di quelle deserte: ci sono alcune file di ombrelloni nel tratto centrale, messi a disposizione dalle due taverne che si affacciano sul mare. Una al momento è aperta solo come bar (Vassili), l’altra (Apanemia) ha la cucina che inizia a lavorare la mattina per le colazioni e non si ferma fino a tarda sera.
Si paga la consumazione e ombrellone e lettino sono gratuiti, funziona così. Alle spalle abbiamo una parete di roccia gialla, striata e frastagliata. L’acqua è cristallina, si scompone in mille colori, mille riflessi. La sabbia invece è di uno strano colore grigio intenso. Quando arrivano le raffiche più intense, e può capitare nei giorni di vento, i granelli si sollevano e arrivano come una frustata su chi sta in spiaggia. Meglio riparare nell’acqua, anche se a inizio luglio ancora freddina. In un giorno senza il vento così forte dev’essere un posto idilliaco, un paradiso: oggi è semplicemente molto, molto piacevole.

Sulla spiaggia di Triopetra: quanti colori ha quest’acqua? (foto di Patrick Colgan, 2016)

La parte attrezzata della spiaggia piccola di Triopetra (foto di Patrick Colgan, 2016)

La spiaggia grande di Triopetra con le tre reocce che le danno il nome (foto di Patrick Colgan, 2016)
Le spiagge di Agios Pavlos
Il vento non ci lascia nemmeno oggi. Cerchiamo una baia ancor più riparata. Agios Pavlos è famosa per le sue due spiagge, una attrezzata e una più selvaggia, entrambe caratterizzate da grandi dune sabbiose che scendono nel mare. Con il vento non è il giorno giusto per esplorarle, temiamo. Il tutto senza contare che la strada sterrata che dovrebbe condurre alla spiaggia più remota e famosa si infila su un promontorio battuto dal vento in modo un po’ spaventoso: facciamo inversione.
La spiaggia di Finikidia
Il vento porta a diventare creativi, a cercare alternative, a esplorare. Da lontano vediamo una spiaggia che sembra deserta e molto riparata: il mare non sembra battuto dalle raffiche, l’acqua è di un colore turchese che diventa presto blu profondo. Ma come arrivarci? In Grecia alle volte questi avvistamenti sono ingannevoli: le calette possono essere accessibili solo da barche o con sentieri scoscesi.
La spiaggia che abbiamo visto è sicuramente sulla strada che porta ad Agia Galini, pensiamo, e a giudicare dalla mappa fatta a mano che ci ha dato Yannis sembra chiamarsi Finikidia. Imbocchiamo uno sterrato sulla destra che sembra promettente. Ripidissimo, arriva a un cancello chiuso e poi si perde sul fianco della collina che si trasforma in scogli. No, non porta a quella spiaggia. La vediamo sotto di noi, un po’ spostata a sinistra. Se solo riuscissimo ad arrivare a livello del mare… ma su quelle rocce c’è da ammazzarsi, pensiamo. Riportiamo la macchina sulla strada principale e per paura di trovarci di nuovo bloccati questa volta la lasciamo all’imbocco dello sterrato successivo e scendiamo. E’ la strada giusta. E forse avremmo potuto percorrerla anche in auto. E il blu si avvicina sempre di più, sembra avvolgerci, sembra che ci stiamo già tuffando.

Scendendo lungo la spiaggia nascosta (foto di Patrick Colgan, 2016)
clicca per ingrandire il panorama!
La spiaggia è abbastanza riparata e composta da ciottoli. Questo significa che il vento non solleverà proprio niente a parte ciabatte e vestiti sui quali conviene appoggiare delle pietre. E’ una spiaggia deserta, non attrezzata in alcun modo. E per questo è meravigliosa, anche se non c’è riparo dal sole: l’unica ombra è fornita da alcuni alberi, alla fine della strada. Ma sono stati già occupati. Non siamo soli, ma quasi.
Come arrivare a Triopetra
Creta è grandissima, piena di meraviglie storiche e naturale. Avevamo pochissimi giorni e l’intenzione era di fare base in una zona tranquilla, con molta natura e un bel mare che permettesse anche escursioni. La zona si è rivelata perfetta per questo programma minimo. E’ a circa 50 chilometri a sud di Rethymno. Dalla strada Chania-Rethymno prendere la deviazione a sud verso Agia Galini. Pochi chilometri dopo il grazioso paese di Spili cominceranno le indicazioni per Triopetra. Il vento, a Creta, a volte va messo in conto (controllate le previsioni!).
Per Finikidia: arrivando da Agios Pavlos si scende con la seconda strada a destra lungo la strada per Agia Galini. E’ una strada in parte di cemento, in parte sterrata e dopo un centinaio di metri si biforca: a destra case private, a sinistra l’indicazione ‘beach’. Abbiamo visto anche un’auto scendere senza problemi fino alla spiaggia e forse è fattibile. Altrimenti sono 10-15 minuti a piedi.

Triopetra sulla mappa di Creta
Patrick Colgan – sono giornalista e blogger nel tempo libero, vivo a Bologna. (chi sono) Uso delle foto: tutte le foto scattate da me e pubblicate su Orizzonti hanno la licenza creative commons attribuzione-non commerciale. Potete usare e distribuire le foto per scopi non commerciali, ma vanno attribuite a me, includendo il mio nome e un link funzionante al blog e la medesima licenza creative commons. Per scopi commerciali siete pregati di contattarmi