C’è un tempio bellissimo e davvero antico, il Byodo-in. Ma ci sono anche un ponte famoso e tè verde molto pregiato: Uji merita davvero una visita. L’ideale per complicare la vita a chi resta solo pochi giorni a Kyoto e deve scegliere.
Ho scritto alcuni post per visitare Kyoto in tre giorni, ma in realtà di giorni per l’antica capitale ce ne vorrebbero molti di più. Ogni volta che torno scopro cose nuove, diverse, emozionanti. E per esempio ho dovuto aspettare il settimo viaggio in Giappone per andare a Uji, appena un quarto d’ora di treno a sud di Kyoto, lungo la linea per Nara. Il suo tempio più famoso, il Byodo-in, risalente all’undicesimo secolo è stato infatti a lungo oggetto di un laborioso restauro fra il 2012 e il 2014. Chi l’ha detto che in Giappone non c’è più niente di antico? Se ce ne fosse ancora bisogno, posti come questo sfatano un luogo comune duro a morire.
Uji l’ho visitata in una splendida mezza giornata di gennaio, guastata solo dal tempo: pioggia intermittente e un vento gelido, quasi violento lungo il fiume che tagliava in due la cittadina. Ma il tempo inclemente non ha tolto nulla a una mezza giornata indimenticabile, anzi devo sforzarmi per ricordare il vento e il freddo. Nei miei ricordi è tutto perfetto come nelle fotografie.
Il tempio Byodo-in a Uji
E’ elegantissimo, imponente, e sembra galleggiare sull’acqua del lago su cui si specchia, duplicando la sua simmetria: una visione eterea, quasi ideale, ultraterrena. Forse è solo un caso, ma il bellissimo giardino dovrebbe proprio rappresentare il ‘paradiso della Terra pura’ della setta buddhista Jodo. Non so cosa significhi esattamente, nonostante diverse letture ho soltanto una conoscenza superficiale delle numerose ramificazioni del buddhismo giapponese. E come me sono la maggior parte dei viaggiatori che arrivano qui. Però ‘Terra pura’ suona perfetto e mi sembra ideale per descrivere la grazia di questo giardino. La bellezza non è però l’unico motivo per cui è un tesoro così importante da essere raffigurato sulle monete da 10 yen e incluso nel Patrimonio Mondiale Unesco. La sala della Fenice che conserva una grande statua di Amida Buddha è uno dei pochissimi edifici in legno giunti fino a noi dal periodo Heian (è del 1053) intatti o quasi. La vernice, le rifiniture, gli ori sono stati rinnovati durante l’ultimo restauro, ma la struttura in legno è la stessa del tempo della Storia di Genji. In Giappone è raro trovarsi di fronte a qualcosa di così antico e per questo è ancor più emozionante. Non passate di fretta, date tempo a questo luogo.
La Sala della Fenice richiede un biglietto extra e si entra a piccoli gruppi per visite guidate (ahimé solo in giapponese al tempo della mia visita). Può esserci da aspettare anche un’ora nei periodi con più turisti. Ma ne vale comunque la pena: si respira una grande serenità e il Buddha dorato alto tre metri, sovrastato da fenici e circondato dai Bodhisattva è una visione difficile da dimenticare. A due passi dal tempio ci sono il museo e anche il meno interessante santuario scintoista Ujigami jinja che si raggiunge attraversando però il ponte Uji-bashi. Il ponte è famoso, è stato costruito per la prima volta nel 646 e da allora è stato ricostruito innumerevoli volte e citato in molti dipinti e poemi, oltre che nella Storia di Genji. Oggi è di cemento, acciaio e un po’ di legno. Forse non è mai stato così sgraziato, ma per me mantiene un suo fascino.
Il tè verde di Uji
Uji non è famosa solo per il tempio, ma anche per la sua antica tradizione del tè verde, ritenuto di alta qualità. Lungo il fiume ci sono numerosi locali che servono il tè, mentre lungo la strada che conduce al tempio Byodo-in (si chiama Omote-sando, come la via di Tokyo) ci sono numerosi negozi che vendono tè e souvenir collegati. Anche ristoranti e pasticcerie sfruttano il tema proponendo dai soba al tè verde (tagliolini in brodo o asciutti) a dolci e gelati. Un’istituzione in città è Taihoan, sala da tè non lontana dal Byodo-in dove si può anche assistere a una cerimonia del tè tradizionale.
Come arrivare e informazioni utili
- Pronuncia. Uji si pronuncia Ugi e non con la j alla francese (in giapponese è sempre così, la g nelle traslitterazioni è invece sempre dura).
- Treno. Da Kyoto per arrivare ci si mette fra i 20 e i 30 minuti a seconda del treno. La linea è quella per Nara e il costo 240 yen. I trasporti per Uji su Japan Guide (in inglese). Il Jr pass è naturalmente valido.
- Il tempio. Il Byodo-in si può raggiungere a piedi dalla stazione Jr di Uji: è normalmente aperto dalle 9 alle 16.30. Il costo è di 600 yen, 300 per la Sala della fenice.
- Altre idee. A questo link altri tre dei miei templi e santuari preferiti di Kyoto e dintorni.
- Guida completa. A Trip to Uji, da Deep Kyoto (in inglese). Approfondimenti in italiano su Viaggiappone.
Patrick Colgan, sono giornalista e blogger, vivo a Bologna. (chi sono) Uso delle foto: tutte le foto scattate da me e pubblicate su Orizzonti hanno la licenza creative commons attribuzione-non commerciale. Potete usare e distribuire le foto per scopi non commerciali, ma vanno attribuite a me, includendo il mio nome e un link funzionante al blog e la medesima licenza creative commons. Per scopi commerciali siete pregati di contattarmi
5 Commenti
A giugno sarò in Giappone e vorrei vedere una piantagione di tè. Uji sembra abbastanza vicina a Kyoto per poterle dedicare una mezza giornata di visita, ma non riesco a trovare indicazioni per una visita ad una piantagione con la possibilità di vedere i processi di essicazione. In realtà ne ho trovate un paio ma erano day trip, inclusivi di pranzo e cerimonia del tè, con costi piuttosto alti. Mi accontento anche di un percorso tra i campi… hai qualche indicazione? Grazie. Cristina
Ci siamo fermati ad Uji di ritorno da Nara: il Byodo-in appare letteralmente come una visione, meraviglioso!
E ovviamente abbiamo fatto scorta di tè verde ;)
Vero? E’ davvero un posto molto, molto bello. Speciale.