Da Mumbai al Kerala, risalendo fino a Bangalore attraverso il Tamil Nadu, in 14 giorni. Tutte le informazioni utili per pianificare un itinerario nell’India del Sud
L’India per me era una specie di libro appassionante (e anche un po’ inquietante, a volte) e lasciato lì dopo pochi capitoli. E’ la sensazione che mi era rimasta dopo il primo viaggio nell’India del nord di ormai otto anni fa, di aver interrotto qualcosa che avrei dovuto riprendere. Poi sono stato in altri Paesi e l’India è rimasta lì, un po’ per caso. E’ per questo che ero molto emozionato prima di questo ritorno e che rimandavo sempre la pianificazione del viaggio. Forse dentro di me avrei voluto fare come allora, prenotare solo la prima notte in albergo e poi scegliere giorno per giorno dove andare.
Ma questa volta non era possibile: avevamo 14 giorni e abbiamo definito tutte le tappe. Il viaggio è stato completamente organizzato da me e mia moglie. E ora ve lo racconto.










I mezzi di trasporto
Abbiamo volato con Emirates da Bologna: atterraggio a Mumbai e ritorno da Bologna. Abbiamo attraversato quattro stati indiani, Maharashtra, Kerala, Tamil Nadu e Karnataka e ci siamo spostati con un volo interno (Mumbai-Trivandrum), treni e auto con autista, improvvisando un po’ strada facendo: 14 giorni pieni compresi quelli dei voli dall’Italia. Tornando indietro cambierei poco.
L’aereo in India
Se prendete voli interni (e in previsione anche dell’aereo di ritorno), stampate sempre tutti i biglietti perché servono per entrare in aeroporto e vengono controllati da poliziotti e militari. Io sono riuscito a farmi accettare un biglietto su smartphone, ma con un po’ di difficoltà.
I treni indiani
E’ stato impossibile prenotare i treni indiani dall’Italia. Al momento in cui scrivo le ferrovie indiane, anche quando si prenotano i biglietti tramite il sito privato ClearTrip (ottimo per prenotare gli alberghi, invece), richiedono un numero di cellulare indiano per convalidare la registrazione. Non c’è modo di aggirare questa barriera. Le guide, lo stesso ClearTrip e l’utilissimo sito Seat61 (in inglese), consigliano di inviare una mail con scan del passaporto all’indirizzo di supporto delle ferrovie indiane. Ma numerosi tentativi fatti (incluse telefonate via skype al call center delle ferrovie indiane) non hanno sortito alcuna risposta utile. Sono comunque riuscito a prendere tutti i biglietti in India, tranne uno, come leggerete più avanti.
Alle ferrovie indiane dedicherò magari un post a parte, ma i prezzi per ottime classi con aria condizionata come 2ac o 3ac sono contenuti (500 rupie per 150 chilometri, circa 6 euro). I prezzi della terza classe sono invece addirittura irrisori. Per una spiegazione dell’articolatissimo sistema di classi dei treni indiani rimando sempre a Seat61.
L’auto in India
Il noleggio d’auto con conducente o i taxi organizzati per singoli spostamenti si sono rivelati assai più costosi di quanto ricordassi dal precedente viaggio e quanto generalmente indicato sulle guide: abbiamo speso circa 3500-4000 rupie per viaggi di 5-6 ore (comprese le tasse per il cambio di stato), e anche di più. Meno della metà per spostamenti più brevi. Al netto della furbizia di alcuni conducenti che sono stati più abili di noi nelle trattative, i motivi sono stati vari:
- i viaggi di più giorni con lo stesso autista costano molto di meno (anche perché non è compresa la strada a ritroso)
- i passaggi fra i vari stati con la stessa auto comportano tasse salate (oltre a lunghe attese).
- l’euro era nettamente più debole che nel mio precedente viaggio
- il caldo ha evidentemente fiaccato le nostre capacità nelle trattative
Il periodo ideale per l’India del Sud
Aprile non è il periodo migliore. E’ bassa stagione praticamente in tutta l’India. In Kerala le temperature possono arrivare ai 40 gradi e anche le notti sono calde e umide. Abbiamo fatto due notti senza aria condizionata (ma solo con la ventola) e non lo rifarei, anche se siamo sopravvissuti e sicuramente siamo stati più eco-friendly. Però si può fare, con qualche accorgimento.
Il periodo migliore per il Kerala sarebbe fra settembre e marzo, mentre fra giugno e agosto ci sono l’altissima umidità e le piogge intense del monsone. I mesi restanti, aprile e maggio, sono di bassa stagione (con prezzi più bassi e meno affollamento).
Per quanto riguarda Ooty, fra le montagne del Tamil Nadu, fra novembre e febbraio c’è la stagione invernale e le temperature minime notturne possono scendere sottozero. Meglio visitarla negli altri mesi dell’anno.
Ecco il nostro itinerario nell’India del Sud: inizio a Mumbai, conclusione a Bangalore.
La linea rossa è il volo interno. Quella verde sono gli spostamenti via terra.
Itinerario nell’India del sud
Mumbai
giorno 1 arrivo a Mumbai
giorno 2 Mumbai-Trivandrum con volo Air India poi taxi per Varkala (un’ora)
E’ una tappa che spesso viene trascurata nei viaggi in India. E’ troppo a sud per rientrare in un classico viaggio nel nord, è troppo decentrata rispetto ai classici viaggi nel Kerala o nel Tamil Nadu. Io però desideravo vederla da molto tempo. E non mi ha deluso: mi ha emozionato, scioccato, sorpreso. Siamo arrivati la mattina presto e ripartiti la sera successiva con un volo Air India per Trivandrum, all’estremo sud del Kerala. Per entrare rapidamente in contatto con la città abbiamo partecipato a due tour a piedi molto originali, con guide locali, davvero splendidi e fuori dalle strade più battute.
⇒⇒ Qui ho scritto di questi giorni – Al centro del mondo a Mumbai.
Varkala
giorno 3 Varkala
Le Backwaters del Kerala
giorno 4 Varkala -Alleppey in treno ore 10,25 -> 12,47 (500 rupie, 142′ circa). Ore 13 check-in sulla house boat
giorno 5 Navigazione sulla house boat
Amo navigare sui fiumi e sui laghi ed è stata una costante degli ultimi viaggi in Laos e in Cambogia. Da anni desideravo esplorare le backwaters del Kerala su una house boat, la tradizionale barca mercantile, chiamata kettuvalam e trasformata in una vera e propria casa galleggiante. Dopo molti confronti su prezzi e qualità abbiamo optato per un viaggio di due giorni con partenza e ritorno da Alleppey con Lakes and Lagoons, e un equipaggio tutto per noi. Caro per l’India (20.800 rupie per due giorni tutto compreso, ma mance escluse. Calcolate almeno il 10 per cento per evitare spiacevoli…incomprensioni) ma è stato meraviglioso ed è valso ogni centesimo speso. Ripenso spesso alla vita nei villaggi sull’acqua, al lento movimento sui canali, al profondo silenzio della notte. Se avete tempo fate almeno due giorni e non solo uno come fa la maggior parte dei viaggiatori.
⇒⇒ Qui ho scritto di questi giorni – Due giorni su di una housebouat in Kerala.
Kochi
giorno 6 check out dalla house boat ore 9,30. Taxi per Kochi (circa 60′)
giorno 7 Kochi
Mettupalayam e il treno per Ooty
giorno 8: Kochi – Mettupalayam (250 km, 6h in auto). L’alternativa è il treno per Coimbatore più il taxi
giorno 9: treno a vapore Mettupalayam – Ooty (7,10 – 12,45 – 15 rupie)
Aprile è altissima stagione per le vacanze delle famiglie indiane, che amano molto questo trenino, e il biglietto era da prenotare tre mesi in anticipo. Così ci siamo messi in fila alle 4 di notte per ottenere in modo rocambolesco i biglietti distribuiti dal capostazione ogni mattina (diverse decine). Ne è valsa la pena? Sì, ma ne scriverò in modo più approfondito.
Link: Ho scritto qui del treno per Ooty. Anche la mia compagna di viaggi Letizia ha scritto del treno per Ooty qui.
Ooty
giorno 10 trekking fra le piantagioni di tè
Mudumalai e Mysore
giorno 11 in auto da Ooty verso Mysore con sosta al parco naturale di Mudumalai ‘Tiger reserve’ (150km, 5h in tutto, 4000 rupie inclusa la tassa, troppo: il prezzo doveva essere più sui 3500)
-Nel pomeriggio visita al Mysore palace
giorno 12 visita ai meravigliosi templi di Somnathpur con un taxi privato (35km per 2000 rupie, troppo, ma abbiamo prenotato in albergo per disperazione con aggravio di costi)
-poi treno per Bangalore (160′ circa 19-21.40, 750 rupie per classe 2ac)
La grande riserva naturale di Mudumalai, che con 50 tigri ne ha la più alta concentrazione in India, è sulla strada fra Ooty e Mysore. Siamo partiti alle 5 con un’auto privata e abbiamo partecipato al ‘safari’ delle 7 (costo 350 rupie a testa, ce n’erano fra le 6 e le 9 e le 16 e le 18, ma informatevi prima). Il cosiddetto safari è in realtà un giro di un’ora su uno sterrato con un rumoroso pulmino. Pensavo che con un mezzo simile le chance di vedere animali selvatici fossero ridotte a zero e ammetto che mi sentivo un po’ preso in giro. E invece oltre a tantissimi cervi, scimmie e pavoni abbiamo visto anche tre elefanti selvatici. Una persona che aveva fatto il giro anche la sera precedente diceva di aver visto addirittura un leopardo. Naturalmente è questione di fortuna.
A Mysore, visto il prezzo accessibile (48 euro) abbiamo alloggiato nel più bell’albergo della città, il Metropole, dove alloggiavano un tempo gli ospiti del Mahrajah. E non ce ne siamo pentiti. Poi, resistendo agli assalti dei guidatori di motorisciò ci siamo dedicati al palazzo di Mysore. Raramente mi emoziono per le architetture e gli edifici sontuosi, ma il palazzo di Mysore, per quanto recente (inizi ‘900) è di una bellezza pazzesca: sembra una sorta di sogno diventato realtà. E poi Mysore ha anche un bellissimo bazar, fra i più belli mai visti in Asia.
L’ultimo giorno prima della partenza lascio l’India forse con la più bella immagine possibile. Nelle campagne sonnolente a un’ora da Mysore, a Somnathpur, accanto a un tranquillo villaggio c’è un tempio splendidamente conservato del XIII secolo che ha poco da da invidiare a quelli molto più famosi di Khajuraho (è nello stesso stile). Dopo un secondo passaggio nel meraviglioso bazar di Devaraja per un altro giro di foto andiamo in stazione per prendere il treno verso Bangalore, siamo diretti verso l’aeroporto dove prenderemo un volo prima dell’alba.
⇒⇒ Ho scritto qui del mercato di Mysore.
6 Commenti
Ciao,
complimenti, bellissimo viaggio.
Vorremmo farlo a gennaio ma con due bambini di 7 e 11 anni.
Secondo te è adatto ai bambini?
grazie!
Ciao! L’India è un’esperienza molto forte, anche se il Kerala è uno Stato particolare, molto diversi dagli altri. Io dico di sì, ma dipende anche dai bambini e dalla loro adattabilità!
Ciao!
Che bel viaggio!
Stiamo progettando il nostro viaggio in sud india. Ci sta seguendo un agenzia locale ma mi sembra che il prezzo che chiede è alto. Pensi si riesca da soli? Il dubbio piu grande è sull organizzazione degli spostamenti.
La vostra spesa, escludendo volo a/r, piu o meno di quanto è stata?
Grazie
Ciao! Devo dire che nel dettaglio non mi ricordo ma volo escluso non abbiamo speso tanto. Rischierei di dire sciocchezze. Il volo interno era economico, i treni costavano pochissimo e la cosa più costosa è stata sicuramente la house boat sulla quale siamo voluti rimanere due giorni e sono stati fra i soldi meglio spesi in assoluto. Il viaggio si può tranquillamente organizzare in maniera indipendente anche se ovviamente dipende dall’itinerario. Io ero già stato in India e quindi mi sono permesso di lasciare qualcosa all’improvvisazione. I taxi o gli autisti per alcuni spostamenti li abbiamo trovati chiedendo in loco (spendendo a dire il vero un po’ di più di quel che avrei voluto). E così anche per i treni, i biglietti li abbiamo presi sul posto (l’unica difficoltà è stata a Ooty, è tutto raccontato nel post). Nel post trovi i prezzi in rupie di molte cose, quasi tutto, aggiungo che per il volo interno abbiamo speso una novantina di euro in due.
Abbiamo speso così poco che poi ci siamo concessi alcuni piccoli lussi: un trekking fra le piantagioni di tè a Ooty con una guida locale, due particolari tour con guida bellissimi nelle zone meno turistiche di Mumbai (li racconto nel post sulla città), una cena in un ottimo ristorante sempre a Mumbai (Khyber)
Ma che meraviglia di Viaggio!! L’India mi sta chiamando molto forte…ma credo si debba essere pronti per questo Paese.
Ooty e il treno mi hanno ricordato moltissimo lo Sri Lanka. Ma per tutto il resto avevi ragione, sono molto diversi!
Mi ispira tantissimo la houseboat. Anche io adoro navigare sui fiumi!!!
Ciao
E’ stato un viaggio bellissimo. Ma se aspetti di essere pronta forse non ci andrai mai, forse devi lasciarti un po’ travolgere da questo Paese.
La houseboat è stata indimenticabile, consigliatissima! :)