Il mare e le spiagge di Amorgos, una delle meno conosciute, ma più belle, fra le Cicladi. Se avete voglia di blu potete anche solo ‘guardare le figure’, c’è da rifarsi gli occhi.
Un viaggio ad Amorgos non si dimentica. Ma cerca di restare così, Amorgos. Difficile da raggiungere, ai margini estremi delle Cicladi. Richiedi ai viaggiatori che ti desiderano un po’ di tempo e fatica: non meno di sette ore di traghetto o cinque su una nave più veloce, ma cara. Resta un’isola all’apparenza aspra e scontrosa, con le tue rocce a picco sul mare, la tua terra che sembra secca e inospitale. Resta così, con le tue strade invase dalle capre, le tue strisce d’asfalto tortuose e ripide, spazzate dal vento nei punti più alti. Resta così, un sogno per cui faticare, da raggiungere dopo un giorno intero di viaggio, stremati. Forse solo così, viene da pensare, resterai un’isola per il quale tutto questo vale la pena.
È quasi inevitabile che Luc Besson abbia girato in parte proprio qui uno strambo film degli anni ’90 intitolato proprio Le grand bleu. Il grande blu è proprio quello che ricordo di quest’isola. Lo ricordo perché è un’isola montuosa e stretta, in cui spesso il mare si domina dall’alto e ci si sente davvero persi nel Mediterraneo, specialmente quando si guarda verso est. E’ qui che finiscono le Cicladi e lo sguardo, per la prima volta da quando è iniziato il viaggio in nave, con sempre qualche isola o isoletta in vista, può spaziare senza fine. È davvero un blu onnipresente quello che si trova qui, un po’ ai margini, finora, dei grandi flussi turistici. E infatti scrivendone mi sembra quasi di fare un sacrilegio, di rivelare un segreto. In realtà non è poi davvero un segreto. I francesi l’hanno scoperta già da un po’ di tempo.
La prima volta che scoprì l’esistenza di quest’isola fu leggendo la guida Routard Isole greche, che ne scriveva con entusiasmo e nostalgia. E da lì, l’immagine di quel coup de coeur ci era rimasta in testa. E quando finalmente siamo riusciti ad andare ha rubato il cuore anche a noi.
Le spiagge di Amorgos
“Abbiamo scoperto una vera passione del cuore e anche voi non potrete sfuggire al colpo di fulmine”
Le spiagge di Amorgos offrono in pochi chilometri una varietà estrema di colori e panorami: non è solo questione di sassi, scogli, sabbia. Se ti stanchi in fretta puoi facilmente cambiare due o tre spiagge in un giorno, diversissime l’una dall’altra. Per esempio, cominciando presto, si possono facilmente visitare Agios Pavlos, Nikouria e nel pomeriggio fare un bagno a Mouros, sulla costa est. Provo a raccontare quelle che ho visto.
Spiagge di Amorgos: il nord
Ecco le spiagge del nord dell’isola
Aegiali
La lunga striscia di sabbia del secondo porto dell’isola si difende tutto sommato bene per essere una spiaggia di città. Ma valeva davvero la pena arrivare fin qui per una spiaggia così banale? Affacciate sulla baia di Aegiali ci sono altre due strisce di sabbia davvero splendide e con più personalità. La prima, Levrosso è accessibile a piedi con un sentiero dalla spiaggia di Aegiali o, più semplicemente, da un piccolo parcheggio (deviazione a sinistra più o meno a metà lungo la strada di Tholaria). Se è pieno lasciate l’auto lungo la strada in modo che non intralci. Da qui parte una scalinata che scende fino al mare, costeggiando un bel complesso di residence e un bar taverna in posizione splendida.
Dall’alto i gradini sembrano più faticosi di quanto siano in realtà e ne vale la pena perché la spiaggia è davvero graziosa e non è soffocata dalle case vicino a riva. A volte, un lato della spiaggia lontanto dalle scale può essere frequentato da nudisti. Più isolata la vicina spiaggia di Psili Ammos, accessibile con un sentiero. Secondo la guida Routard dovrebbe esserci anche una barca che fa la spola dal porto di Aegiali, ma non era in servizio a inizio luglio (forse in agosto c’è).
Agios Pavlos e Nikouria
Non lontano da Aegiali, lungo la strada per Chora, ci sono alcune delle spiagge più belle dell’isola. Giunti in vista dell’isola di Nikouria, sulla destra c’è uno spiazzo anonimo (ce ne sono diversi, bisogna cercare) dal quale si scende nell’idilliaca, piccolissima baia rocciosa di Limineraki, nascosta fra gli scogli. E’ uno straordinario punto per le immersioni subacquee (provato di persona) quindi potrebbe esserci un po’ di trambusto con viavai di mute e bombole quando i ragazzi del diving center arrivano e ripartono.
Poco più avanti c’è uno dei punti più belli dell’isola, ritratto in moltissime foto. E’ uno di quegli spettacoli che superano la soglia del bello per entrare nel raro e nell’incredibile, di quelle sorprese che riservano ogni tanto le isole greche. E’ Agios Pavlos, una lingua di sassi bianchi che si perde nell’acqua turchese e che cambia forma a seconda di vento e maree. E’ una spiaggia davvero unica. Il consiglio è di arrivare presto, specie nei periodi di maggior afflusso turistico, perché il posto è davvero limitato. Alle spalle della spiaggia ci sono un residence (credo sia questo), con una serie di villette intelligentemente costruite di pietra, indistinguibili da lontano rispetto alla normale roccia dell’isola, una taverna e un bar con piscina (immagino sia utilizzata di sera, perché con questo mare è quasi un insulto).
Questo elenco può far sembrare che il tutto sia incredibilmente invasivo e che il posto sia rovinato. Non è così, il bar è a una certa distanza e su questa mezzaluna nel blu ci si riesce comunque a sentire fuori dal mondo.

clicca per vedere il panorama più grande!

Le meraviglie di questo punto non finiscono però qui, anzi forse il punto più bello deve ancora arrivare, anche se è meno appariscente. Dal molo a lato di Agios Pavlos ogni ora (fino alle 18, ma informatevi) parte una barca che fa la spola con l’isola di Nikouria, proprio di fronte. Un tempo colonia di lebbrosi, ora l’isola è completamente disabitata, eccezion fatta per alcune capre. Nikouria offre una splendida spiaggia sabbiosa con acqua turchese. Forse, per la sua solitudine, per il suo aspetto selvaggio, per l’assenza di qualsiasi struttura è la mia preferita. Portatevi dell’acqua e magari un ombrellone perché qui non c’è proprio nulla!
Intorno a Katapola: Maltezi
La spiaggia più bella di Katapola, primo porto dell’isola, è probabilmente Maltezi. Si raggiunge a piedi scavallando il promontorio a sud della zona di Xilokeratidi – dove ci sono ottimi ristoranti sull’acqua – dall’altra parte della baia rispetto al porto. Oppure, proprio da lì potete prendere una barca (3.50 a testa, andata e ritorno) che fa la spola ogni ora fino alle 18 in pochi minuti. I volantini specificano che l’isola non è toccata dal meltemi, il forte vento che spazza le isole greche. In realtà di vento ne abbiamo trovato e non doveva essere tanto inusuale, visto che gli ombrelloni della parte attrezzata della spiaggia era ben assicurati con funi. Niente però da impedire di rilassarsi perfettamente su questa spiaggia dalla sabbia gialla e non particolarmente affascinante, ma con un’acqua spettacolare.

La costa orientale di Amorgos
Quando si guarda a oriente il paesaggio cambia rapidamente e Amorgos mostra un volto diverso. E’ un panorama aspro, che sembra interrotto bruscamente. Le rocce si tuffano a strapiombo sul mare e le spiagge si diradano, limitate ad alcune piccole calette, come ad Agia Anna (dove non siamo stati) o a Mouros, bella, stretta spiaggia di sassolini bianchi e grigi. Qui, in alto, vicino al parcheggio, ci sono anche un caffè e una taverna con un panorama eccezionale.
Le spiagge di Amorgos: il sud
Scendendo verso sud l’isola cambia aspetto, si addolcisce leggermente, le montagne smettono di incombere, ma non aumenta la presenza umana. Poche case, pochissimi paesi annidati fra i rilievi, qui sembra tornare indietro di venti, trent’anni. Non andiamo verso il lido di Paradisis, ma ci dirigiamo verso la punta estrema di Amorgos.
Sulla strada che porta verso la spiaggia di Kalokaritissa si vede, sulla destra, il vecchio relitto dell’Olympia, scenografia di unabella sequenza all’inizio del film Le grand bleu.
Poco più avanti si arriva alla nostra destinazione, Kalokaritissa, graziosa baia dall’acqua di un turchese chiarissimo, quasi lattiginoso. L’abbiamo visitata in un giorno ventosissimo e non so se sia la norma. Ma gli ombrelloni della piccola area attrezzata (c’è anche un bar) erano decisamente robusti. Purtroppo la baia è ormeggio di moltissime barche che guastano un po’ il paesaggio, ma non troppo. Qui si sente già l’atmosfera del confine, della fine dell’isola.
Informazioni utili
Qualche ulteriore indicazione utile per organizzare il vostro viaggio.
Come arrivare ad Amorgos
Nave e aereo. I collegamenti sono attivi tutto l’anno. Servizi giornalieri dal Pireo con i traghetti di Blue Ferries (34 euro, 7 ore e 40) o Sea Jets (59 euro, 4 ore e mezza), quest’ultima compagnia collega anche Rafina, secondo porto di Atene, molto vicino all’aeroporto (mezz’ora di bus).
Si possono consultare gli orari e prenotare i biglietti dei traghetti su internet (ci sono vari siti, consigliato un certo anticipo in altissima stagione). Gli aeroporti più vicini sono Santorini e Naxos, entrambe ben collegate con Amorgos.
Naxos è collegata via nave anche con l’Express Skopelitis che da la spola, fermandosi alle piccole Cicladi.
Come spostarsi ad Amorgos
Ad Amorgos è praticamente impossibile spostarsi in scooter, a meno di non volersi limitare alla zona nord dell’isola, intorno a Aegiali. Fra Aegiali, il capoluogo Chora (in alto sui monti) e Katapola c’è un’unica, ripida strada che sale fino a oltre 600 metri, poco adatta al motorino, specie quando c’è vento. L’alternativa all’auto è il quad. Non c’è reale bisogno invece di un fuoristrada. Tante le compagnie, come Thomas, Tomaso o Hermes e altre ancora. Servizi simili, prezzi simili (sui 30 euro al giorno per un’auto piccola, sconti su più giorni).
Dove alloggiare ad Amorgos
Tutta l’isola è bella. Katapola è meglio collegata con i traghetti e ha più servizi, Aegiali è circondata da splendidi paesi (Tholaria, Langada, Potamos), dove si può anche pernottare senza essere lontani dal mare più che qualche chilometro. Ha un po’ di vita notturna in più ed è vicina ad alcune delle spiagge più belle. Il bellissimo capoluogo di Chora è in cima ai monti, proprio al centro dell’isola, ma ben collegata e a un quarto d’ora dalla costa.
Le strutture in generale non sono tantissime e nella settimana centrale di agosto i servizi di prenotazione davano disponibilità zero. Conviene però chiamare lo stesso le strutture perché non sempre tutte le stanze sono ‘vendute’ su internet (e non tutte sono su Booking). Inoltre, se vi piace improvvisare, al porto come in tutte le isole ci sono sempre diversi affittacamere che aspettano i turisti. Se possibile, però, consiglio senz’altro di prenotare in anticipo per evitare brutte sorprese.
Altri link utili
- Ad Amorgos c’è anche il trekking. Tutte le informazioni sono in questo post: Camminare ad Amorgos
- Guide. Io ho usato la Routard, che è ben fatta. Ma da allora è passato del tempo e ho contribuito a scrivere una guida delle Cicladi per la collana Viaggiautori. La pagina su Amorgos l’ho scritta io.
22 Commenti
Sono ad Amorgos, dopo diversi tentativi finalmente sono riuscita a raggiungere questa isola aspra e genuina che con i suoi paesaggi e i suoi colori non ti fa pentire di aver intrapreso un viaggio un po’ più complicato rispetto a quello per raggiungere le altre Cicladi. Grazie per avermi dato più di una dritta per godere al meglio questo paradiso di cui sono già follemente innamorata.
Ciao! ho letto che è impossibile spostarsi in motorino ad Amorgos. Dal 2014 ad oggi sono cambiate le strade? Magari adesso è possibile!
Ciao! Ti confermo che la situazione non è cambiata – amici e lettori ci sono stati e anche io tornerò quest’anno – anche perché non c’è altro posto dove far passare una strada. Come avrai letto nel post non è una questione di condizioni della strada, ma semplicemente per andare dal nord al sud dell’isola e viceversa c’è da attraversare un passo montano ad alta quota (oltre 600 metri), spesso immerso nelle nubi, con molti tornanti. Non è che sia impossibile, ma è estenuante, lungo e faticoso far quella strada in motorino. Se invece pensate di non muovervi dal nord o dal sud dell’isola allorahttps://orizzontiblog.it/wp-admin/edit-comments.php#comments-form può anche andare in motorino.
Sono adesso ad Amorgos: e’ veramente cosi: affascinante.
Sono felice che altri provino le stesse sensazioni in quell’isola stupenda. Buon viaggio!
Grazie per questo bellissimo e utilissimo post!Amorgos mi è rimasta qui , in pancia, quando 8 anni fa eravamo pronti per andarci e poi all’ultimo momento per vari motivi abbiamo dovuto virare su Milos (anch’essa molto molto bella).
Poi è arrivata mia figlia e dopo qualche anno mio figlio…insomma…rimandata sempre per qualche motivo.
L’anno prossimo però io e mio marito festeggeremo 10 anni di matrimonio e ci piacerebbe lasciare i bimbi ai nonni e andare finalmente ad Amorgos…il tuo post mi ha fatto sognare!!!!!!!!!!!!
Grazie ancora!
E’ un’isola davvero speciale, sono sicuro che vi piacerà moltissimo! A disposizione per qualsiasi domanda!
Io ci andrò a settembre! Volo su Mykonos e poi seajets diretto ad Amorgos. Al ritorno non c’è il diretto quindi passerò da Naxos per poi prendere il traghetto per Mykonos. Grazie per il tuo resoconto e per le foto bellissime! Ho sempre più voglia di andare!
Amorgos è un’isola dove ho lasciato il cuore: semplice, selvaggia, bellissima. Ti invidio molto perché quest’anno non riuscirò a tornarci. Anche Naxos, se ti fermi qualche giorno, è molto, molto bella..
A Naxos sono stata una settimana due anni fa e mi è piaciuta moltissimo. Sempre a settembre, mi sono goduta le spiagge incontaminate , il rumore del mare e la pace della natura! Ancora non troppo turistica e commerciale è un incanto. L’anno scorso ho fatto Paros e Antiparos, stupende ma Paros l’ho trovata più commerciale rispetto Naxos o Alonissos, Samos e Karpathos che avevo visto gli anni precedenti! Quest’anno non vedo l’ora di arrivare ad Amorgos e abbinerò, come dicevi tu, le Piccole Cicladi. Che voglia di Grecia!!!!
Eh anche io ho tanta nostalgia! Ti invidio molto, Amorgos mi manca davvero tanto. Questa nostalgia proverò a curarla fra pochi giorni anche se in modo diverso… andrò ai monasteri del monte Athos per una settimana!
Che bella scoperta mi hai fatto fare! Amorgos dà l’impressione di un’isola aspra, in grado di conservare una bellezza autentica, incontaminata. Anche le ore di traghetto che la tengono meno alla portata del turismo di massa credo giochino il loro ruolo :) Una curiosità, com’erano i paesini? Adoro lo stile cicladico e sono curiosa! (..gli dedicherai un post?).
I paesini sono fra i più belli che abbia visto nelle cicladi: Tholaria, Langada, Potamos, il capoluogo Chora sono uno più bello dell’altro. Ne scriverò o forse ne scriverà il blog ‘amico’ Persorsi :)
Sei sicuro di volerne parlare? Sicuro che posso condividere?
Non vorrei che questo tesoro entri a far parte delle mete più blasonate della prossima estate :D
Scherzi a parte, grazie.
Puntualmente mi fai conoscere posti di cui ignoravo totalmente l’esistenza.
Ne sono felicissimo :)
Comunque adesso arriva un altro post su quest’isola. Piccola, ma ricca di scoperte!
La Grecia tutta da vedere e scoprire! bella :)
Accipicchia! in effetti io non l’avevo sentita molto nominare..ed ora capisco perchè!!
Sarà il caso di andarci prima che diventi più popolata dai turisti (anche se spero che rimanga un gioiellino conosciuto da pochi!)
E che dire di Nikoura?? Sono a bocca aperta…che colori!!
Preciso che le foto sono uscite così, non ho accentuato i colori! Era un blu spettacolare… Consiglio davvero di andarci. Anche perché poi in realtà si può abbinare a Santorini e Naxos o le piccole cicladi (anche se in sei giorni non siamo riusciti a vedere quanto avremmo voluto!)
Ottima scusa per tornarci, no? ;)
Me lo segno eccome, dopo Santorini la voglia di Cicladi è andata alle stelle…
Che splendore, foto stupende! Selvagge quanto basta, partirei domani!
Bellissime foto, complimenti…grazie per averci svelato questo piccolo segreto!
Veramente quest’isola è così blu?
Raggiungerla mi sembra un tantino complicato con una bimba di solo un anno…magari fra qualche anno..con la speranza che nel frattempo tutto rimanga immutato!
Ciao e presto
Grazie per il commento e per i complimenti! :)
Le isole greche sono tutte un po’ complicate da raggiungere, in particolare se si va in nave e non in aereo. Questa, è un po’ più difficile da raggiungere via mare rispetto ad altre (un’ora in più di Naxos e Santorini). E per fortuna che lo spazio per un aeroporto non c’è, perché forse resterà davvero così!
ciao, a presto!