Continuo la serie di post su come preparare un viaggio in Giappone e mi occupo del pernottamento, che offre un sacco di possibilità: eccole spiegate nel dettaglio
Naturalmente anche in Giappone ci sono le catene di alberghi internazionali, come in molti altri Paesi del mondo. Quindi darò per scontato che non ti interessino (andate su tripadvisor, per quelli, oppure sui siti di prenotazione). Gli alberghi sono più o meno uguali in tutto il mondo e i prezzi sono più o meno sempre gli stessi: e sinceramente non ci andrei nemmeno se me lo potessi permettere.
Mi concentrerò invece su alcune opzioni tipicamente giapponesi, facendo una panoramica che va dalle pensioni tradizionali ai templi. I prezzi vanno da 10 euro (ma dovrete avere un po’ di spirito di adattamento) a 500 euro e oltre per gli alloggi di maggior fascino in edifici storici. Io amo ryokan e minshuku. Ora vi spiego cosa sono.

I capsule hotel in realtà, che ci crediate o no, sono piuttosto comodi
Ma ci sono anche posti meno bizzarri dove dormire
(da http://travellingboard.net/hotels/capsule-inn-akihabara-welcome-to-tokyo/)
foto di copertina: tipica stanza di un ryokan, foto di hairyegg, licenza creative commons
Alloggi in stile tradizionale
Ryokan (3.000-50.000 yen a persona)

Una tipica stanza di un ryokan di medio livello (da Murataya ryokan, Kanazawa)
In Giappone, se non vi spaventa dormire sul pavimento (c’è il futon, ma è sottile) probabilmente alloggerete in un ryokan. Non vi fate impressionare, non è così scomodo. Consiglio di passarci almeno una notte.
Io però se non dormo in un ryokan non mi sento in Giappone. E quindi cerco di alloggiarci tutte le volte che posso.
Che cos’è un Ryokan? Si tratta di pensioni in stile tradizionale più o meno rigoroso che coprono una gamma di prezzi (e di comfort) davvero molto ampia. Secondo l’ente del turismo in Giappone ce ne sono addirittura 70mila, di cui 1.800 fanno parte della Japanese ryokan association.
Attenzione, ‘tradizionale’ non significa che dormirete necessariamente in un edificio antico: spesso queste pensioni sono ospitate in orribili edifici di cemento, decisamente poco invitanti dall’esterno. In questi casi generalmente si tratta di ryokan hotel, in tutto e per tutto simili a un normale albergo, con l’unica differenza che tutte o quasi tutte le camere sono in stile giapponese, quindi con il tatami e il futon.
C’è comunque un’ampia scelta di ryokan di medio livello – in genere ospitati in edifici moderni – che coniugano elementi tradizionali con un certo comfort. In questi casi il prezzo (circa 35-80 euro a persona) include la colazione tradizionale e, a volte, la cena. I bagni spesso non sono in camera, ma condivisi, nel corridoio. Quasi sempre c’è anche un ofuro, un bagno comune giapponese con una vasca di acqua caldissima (attenzione, ci si immerge nudi e dopo essersi lavati e risciacquati con apposite docce). Lo trovo estremamente rilassante.
La yukata (e come si indossa)
Una volta nel ryokan in camera troverete, oltre al necessario per fare il tè, anche una yukata, una sorta di kimono leggero da indossare mentre si è in albergo (qui una breve guida per indossarlo, il bavero sinistro va sopra quello destro): letteralmente significa vestito da indossare dopo il bagno. Si può usare per andare in bagno, per andare nella sala comune e per andare in cena se cenate in ryokan.
Noterete (a volte) che nella stanza non c’è il letto: il futon è infatti conservato dentro un apposito vano in uno degli armadi a muro e in genere sarà preparato durante la cena o il bagno dal personale del ryokan.
E il futon è scomodo?
In alcuni ryokan più turistici spesso viene previsto un doppio futon per gli stranieri perché dormire sul tatami può risultare un po’ duro per alcuni. Molti non hanno problemi ma chi soffre i materassi un po’ rigidi potrebbe avere qualche problema.
Per esperienza il futon è molto apprezzato dalle famiglie con bambini piccoli: è divertente per i bambini, non c’è il rischio di cadere, e si può dormire facilmente nella stessa stanza.
L’esperienza del ryokan
Come ho già scritto per me il ryokan è semplicemente un tipo di albergo tradizionale che scelgo tutte le volte che è possibile. Qui ho scritto un post interamente dedicato al tema ryokan
Fra i ryokan ci sono tante opzioni economiche, ma nell’insieme sono inclusi anche splendidi e costosissimi alberghi tradizionali in edifici storici. Ed è a questi posti, pieni di gente in kimono che frulla di qua e di là, che i giapponesi pensano immediatamente quando si nomina la parola ryokan. Curati nei minimi dettagli, propongono cucina kaiseki di alto livello, spesso servita in camera. Parliamo di centinaia di euro a notte per un’esperienza però indimenticabile. Alcuni di questi alberghi, chiamati onsen o onsen ryokan, hanno bagni di acque termali (comuni o privati). A volte le terme sono aperte al pubblico dietro il pagamento di un biglietto d’ingresso.
Vorrei precisare che i ryokan – e gli onsen a maggior ragione – non sono strutture con uno stile tradizionale appiccicato sopra per compiacere turisti occidentali. Anche se in alcuni il personale parla inglese ed è abituato agli stranieri, sono strutture molto frequentate dai giapponesi che spesso amano lo stile tradizionale e lo legano all’evasione, alla vacanza. In particolare le strutture con onsen di medio livello sono meta di grandi gruppi di amici in occasione di festività (o semplici weekend).
Come prenotare: molte strutture di questo tipo, specie quelle che si rivolgono maggiormente ai turisti internazionali, sono sui classici siti di prenotazione, come Booking o Agoda. Ma molte non hanno un sito web e non le troverete facilmente: se non conoscete il giapponese potete cercare queste sistemazioni (spesso più costose, ma anche di grande fascino) su siti di prenotazione come Japanican o su intermediari specializzati come Japanese Guesthouses o Travel Arrange Japan.
Suggerimento Se dormite in un ryokan verificate sempre che d’inverno sia riscaldato e come. In genere c’è un condizionatore (o una stufetta) in camera, ma andare in bagno di notte significherà probabilmente attraversare un corridoio gelido!
⇒⇒⇒ Se state organizzando un viaggio in Giappone vi consiglio anche la mia guida – Due settimane in Giappone
Minshuku (5-15.000 yen)
Si tratta di pensioni a conduzione familiare, in genere molto tradizionali. Simili ai ryokan (alle volte la differenza è sottile), di diverso c’è in teoria il contatto più stretto e diretto con la famiglia che li gestisce e che vive nella struttura. Il prezzo non è di solito economico, ma il trattamento è in genere di mezza pensione (o completa). Poi ci sono tutte le cose che fanno la differenza, almeno per me. E’ bello il contatto con i gestori, spesso meno formale che in ryokan. E si fa colazione e si cena di solito con tutti gli altri ospiti della pensione ed è un bel momento di socialità. Ma spesso è proprio la cucina a stupire: alcuni dei pasti migliori li ho mangiati in minshuku.
Se ne avete l’occasione è un tipo di sistemazione consigliatissimo, valgono gli stesso suggerimenti del ryokan per quanto riguarda il futon, il riscaldamento e la yukata.
In questa categoria rientrano infine alcune sistemazioni in fattoria.
Suggerimento: per prenotare valgono gli stessi suggerimenti fatti per i ryokan.
Alloggi non tradizionali
Ostelli (2.500-4.000 yen)
Li ho utilizzati sempre poco perché in Giappone è un tipo di sistemazione relativamente poco sviluppata e in passato aveva la brutta abitudine di imporre un rigido coprifuoco agli ospiti , attenuata negli ultimi anni con l’aumento dei turisti stranieri (di solito si restava chiusi fuori dopo le 23). C’è però un’eccezione: è la catena j-hoppers ha ostelli a Kyoto, Osaka, Hiroshima and Takayama. Unisce elementi da ryokan (in particolare lo stile giapponese) con un classico ostello. E sono senza coprifuoco. L’ostello di Osaka ha un clima particolarmente vivace forse perché più piccolo e raccolto di quello di Kyoto, più dispersivo. Il folle Yano san, pittoresco dipendente dell’ostello organizza serate in Izakaya (sorta di pub) e passeggiate per la città. Non ho più l’età per apprezzare fino in fondo questo tipo di iniziative – e ho sempre preferito l’indipendenza – ma è un buon modo per incontrare viaggiatori. Il prezzo si aggira sui 2.500-3.000 yen a notte (15-25 euro) a seconda del tipo di sistemazione.
Suggerimento: ogni 4 notti di pernottamento in ostelli della catena (che comprende l’hana hostel di Kyoto) con timbro nella tessera a punti, j-hoppers offre uno sconto.
Capsule hotel (2.200-5.000 yen)

Lo splendido Nine Hours hotel di Kyoto, capsule di design e, assicuro, comodissime http://ninehours.co.jp/kyoto/

Akihabara capsule hotel da http://travellingboard.net/hotels/capsule-inn-akihabara-welcome-to-tokyo/
Effettivamente i capsule hotel sono visivamente impressionanti e vengono spesso definiti ‘loculi’ da chi non ci è mai stato. Sono nati come sistemazione per chi ha fatto tardi al lavoro e ha perso il treno o per chi ha fatto tardi in izakaya, i pub giapponesi. L’idea di un alloggio ad alveare (o che ricorda uno dei nostri moderni cimiteri, in effetti) è comunque in effetti abbastanza inquietante, non si può negare. Se ci si riflette un attimo, non è comunque molto diverso dal dormire in una cuccetta in treno. Con la differenza che qui a volte c’è la televisione in camera, c’è una certa privacy ed è tutto pulitissimo. E sono molto comodi. Una piccola nota: le capsule non sono chiuse ‘ermeticamente’, tipo lavatrici’, ma in fondo hanno una semplice tenda.

Ace inn, Tokyo
Le controindicazioni non mancano comunque:
-non sono poi così economici
-sono sconsigliati decisamente ai claustrofobici
-uomini e donne stanno in genere in piani separati (niente capsule matrimoniali, mi spiace!). In alcuni poi le donne non sono proprio ammesse.
-i bagagli vanno lasciati in genere in armadietti all’ingresso
– alcuni impongono check out e check in ogni giorno per chi resta più di una notte
Il mio albergo preferito nel genere è l’Ace inn – in ottima posizione vicino a Shinjuku – che è in realtà un capsule hotel molto soft (le capsule sono in legno e aperte su un lato lungo, il che le rende meno claustrofobiche). Ideale per i viaggiatori solitari o per i gruppi di ragazzi. Un famoso capsule hotel è ad Akihabara, il quartiere degli otaku, dell’elettronica e delle bizzarrie. E’ uno dei pochi abituati ad accogliere clientela straniera. Ma nell’ultimo viaggio ho apprezzato moltissimo il Nine hours hotel di Kyoto, dal design… spaziale (e dalla posizione fantastica).
⇒⇒⇒ Sull’argomento ho scritto un post più approfondito: Dormire in un capsule hotel
Business hotel e hotel (4-12.000 yen e oltre)
Sono hotel in genere estremamente semplici pensati per i frequenti viaggi di lavoro degli impiegati giapponesi. Si tratta di strutture senza alcuna personalità (e paradossalmente acquistano un po’ carattere proprio per questo) e molto, molto essenziali. A me alcuni , con i loro lunghi corridoi vuoti e uomini in abito scuro che si aggirano assonnati o mezzi ubriachi al termine di una serata di bevute fanno pensare al Dolphin hotel di Dance Dance Dance! di Murakami e inquietano un po’. Se però desiderate un letto all’occidentale e qualcosa che assomigli un vero albergo possono essere una buona soluzione, specialmente a Tokyo. Spesso chi va la prima volta in Giappone li sceglie per comodità, ma è una scelta che non approvo, devo dire.
In Giappone spesso le stanze sono piccole, specie nelle strutture non di lusso, e il letto matrimoniale) è da una piazza e mezzo (o comunque leggermente più piccolo dello standard.
Nota importante: quasi sempre ci sono a disposizione un asciugacapelli, ma anche uno spazzolino usa e getta e prodotti da bagno.
Airbnb (10.000 yen a camera circa + cauzione)
In Giappone si è molto diffuso negli ultimi anni Airbnb che offre dall’affitto di appartamenti interi a una camera singola di un appartamento nel quale vive il padrone di casa (molto più raro). Tokyo ha innumerevoli opzioni, anche in ottime posizioni e in quartieri divertenti come Shibuya o Harajuku. Più frequenti quelli in zone residenziali un po’ più decentrate.
Per quanto ho potuto vedere in Giappone è molto frequente il check-in autonomo e non mi è finora capitato di incontrare il proprietario: in questa evenienza il padrone di casa lascia le chiavi dentro un lockbox a combinazione (una sorta di lucchetto con un vano per contenere un oggetto, in questo caso le chiavi di casa).
Se è tutto pieno?
Ho scritto un post: come trovare un albergo a Kyoto (e Tokyo) in alta stagione
Altre opzioni per dormire in Giappone

La stanza di un manga kissa (foto da Flickr, di Cava Cavien – licenza creative commons attributions share alike)
Le opzioni non sono certo finite! Ci sono tanti alberghetti normali in stile occidentale, certo. E poi i famosi love hotel (6.000 yen, anche il doppio nel weekend), alberghi a ore per coppie (ma, va detto, anche per incontri a pagamento) che alcuni viaggiatori hanno utilizzato – sono pulitissimi e confortevoli, in genere nulla di sordido – per pernottare in situazioni di emergenza o per curiosità. I costi cambiano a seconda dell’orario e del giorno della settimana e ce ne sono di veramente bizzarri. Spesso comprendono anche tutto il necessario per pernottare (compresi saponi, spazzolino ecc) e addirittura un sistema karaoke (che sfido a far funzionare a chi non conosce il giapponese). C’è una famosa concentrazione di Love hotel a Shibuya sulla love hotel hill, indicata su tutte le guide.
Poi c’è il couch surfing che però purtroppo in Giappone – dicono – è piuttosto difficile, non ultimo per il fatto che le case sono estremamente piccole.
Dormire nei templi in Giappone
C’è addirittura la possibilità di pernottare nei templi (3.000-10.000 yen), come racconta anche Pico Iyer in ‘Una stagione a Kyoto’. Alcuni, come lo Zenkoji di Takayama, hanno un vero e proprio ostello al loro interno. Uno dei luoghi migliori dove pernottare in un tempio è sul monte Koya, vicino a Kyoto.
A Kyoto un ottimo posto dove pernottare, anche se un po’ decentrato, è il tempio Shunko-in che propone anche lezioni di zen mattutine.
Nei templi in genere la sistemazione è simile a quella di un ryokan di medio livello. Una cosa importante: se è fornita la yukata non utilizzatela per andare alla preghiera o nelle zone sacre del tempio.
Dormire negli internet cafè
Infine ci sono gli internet cafè (appena 1.000 yen!), detti manga kissa, che si trovano in tutte le grandi città. Se volete risparmiare al massimo e un po’ di scomodità non vi pesa forse questa soluzione fa per voi, anche se non la userei tutte le sere. In queste grandissime strutture oltre a computer per navigare su internet trovate anche stanze private insonorizzante e con comodissime poltrone reclinabili. Quasi sempre ci sono anche docce gratuite o a prezzi molto contenuti.
Pare che ci sia gente che ci vive per lunghissimi periodi.
Ma queste stanze private sono perfette anche per il viaggiatore che può farsi una bella dormita sfruttando il prezzo forfait notturno che si aggira sui 10 euro. In aggiunta ci sono bevande calde e fresche gratis e, se leggi il giapponese, ci sono manga da leggere in quantità.
Il campeggio l’ho provato una volta sola: una struttura semi abbandonata in Hokkaido (a Rausu, nello Shiretoko). Troppo poco per scriverne.
⇒⇒ Volete nomi di posti dove dormire? Ho scritto un post con i miei alberghi preferiti a Tokyo

Saluti da una capsula! (Kyoto, foto di Patrick Colgan, 2014)
Post su ‘Come preparare un viaggio in Giappone’:
- Quando andare in Giappone? Le stagioni
- Quanto costa andare in Giappone?
- Come preparare un viaggio in Giappone – Dove alloggiare in Giappone
- Piccola guida al Japan Rail Pass
- Come preparare un viaggio in Giappone – L’Itinerario
- Piccola guida agli onsen
- Giappone: dieci luoghi emozionanti
- Come trovare alloggio a Kyoto e Tokyo in alta stagione (per esempio in primavera!)
- Otto posti per sfuggire alla folla (un po’ di mete alternative)
⇒⇒ Per saperne di più – Il mio libro Orizzonte Giappone e la mia guida Due settimane in Giappone
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20 Commenti
Ciao,
Andrò in Giappone ad Agosto, tra il 1 e il 6 Agosto sarò a Tokyo. Ho prenotato un Hotel moderno a Shinjuku, prezzo interessante. Ho letto che questa sia una delle zone più consigliate per dormire. Ma ora mi è sorto un dubbio.
Durante il mio soggiorno vorrei andare al mercato del pesce di Tsukiji, per l’asta dei tonni e per la colazione a base di sushi. So che consigliano di andare molto presto (alle 4 del mattino per prenotarsi alle aste, alle 5 per mettersi in coda per il sushi).
I primi treni/metro partono alle 4.30 se non erro, ma vorrebbe dire svegliarsi ancora prima e non avere la certezza assoluta di trovare posto.
Avrei trovato un hotel di pari livello e prezzo a Ginza, da dove, a piedi, si può raggiungere il mercato. In più vicino alla Tokyo Station per la partenza per Kyoto nei giorni seguenti.
Mi chiedevo se valesse la pena cambiare la sistemazione e se questa zona sia altrettanto valida e strategica.
Grazie
E complimenti per il libro!
Il problema del mercato Tsukiji è proprio questo: per l’asta dei tonni bisogna andare in taxi o a piedi se si riesce a dormire vicino (ma i posti davvero vicini sono pochissimi), da Ginza immagino comunque una mezz’ora/quaranta minuti a piedi per brutti stradoni.
Potrebbe valere la pena cambiare zona, oppure dividere il soggiorno a Tokyo fra i due alberghi. Non è una cattiva idea in modo da poter sfruttare i vantaggi delle due location. Tokyo è così grande che si è sempre vicini a qualcosa e lontani da altro.
Il sushi dello Tsukiji è ottimo ed è una bella esperienza. Però è caro e non è che sia nettamente migliore di altri posti, come i ristoranti della vicinissima Ginza o i migliori ristoranti di sushi di Kyoto.
Se hai altre domande scrivimi!
Anche nella mail privata (che trovi nella sezione ‘chi sono’)
Patrick
p.s. Sono felice che il mio libriccino sia piaciuto o sia stato utile, grazie! Se credi mi è utile e mi fa piacere se mi potrai lasciare una recensione su amazon.
Salve, mi piacerebbe sapere da chi ha dormito nei capsule hotel, dato che nel locale vi è parecchia gente a dormire, si soffre di aria consumata? O c’è abbastanza ricircolo anche di notte? Vedo spesso che è presente l’aria condizionata, ok, ma questa in fondo è sempre la stessa aria…e per quanto riguarda i rumori? grazie mille…
Non ho mai notato problemi di aria viziata, anzi. L’aria condizionata non è la stessa visto che c’è un interscambio con l’esterno. PEr quanto riguarda i rumori al Nine Hours di Kyoto che è quello dove sono stato più volte, non ho mai avuto problemi. Spesso descrivo l’esperienza come quella del dormitorio di un ostello, ma più comodo, con più spazio e senza il problema dei vicini che russano…
Ciao a Tutti. Se doveste pensare di pernottare in hotel tenete presente che tre stelle in Giappone corrisponde senza dubbio a quattro stelle in Italia.
Per il pranzo o la cena all’interno dei supermercati “suupaa” troverete una vasta gamma di ristorantini veramente convenienti… Banzai Nihon…!
E’ verissimo! :)
Allucinanti le capsule… ahaha credevo che cose simili (in fatto di dimensioni) esistessero solo nei film (mi viene in mente l’appartamento di Pozzetto di “Ragazzo di campagna”@@)… gli alloggi in stile tradizionale sono davvero belli e una volta certamente da provare, ma poi comunque mi butterei sul campeggio anche se gli assalti di renne e ragni mi inquietano un pochino…:P
Le capsule sono in realtà molto comode e meno inquietanti di quello che potrebbe sembrare. Non sono chiuse ermeticamente ma c’è una tenda in fondo… non tanto differenti da cuccette!
Ero molto tentato a prenotare un hotel capsula quando sono andato in giappone lo scorso anno, poi alla fine ho optato per un hotel normale di quelli che chiamano business hotels. Magari il prox viaggio proverò la sensazione di dormire in un loculo. Certo però che le ryokan avrebbero tutto un altro fascino, prezzo permettendo…
Le capsule sono in realtà comode e meno spaventose di quello che potrebbe sembrare. A me non sono sembrati loclui. Il 9 hours di kyoto è davvero splendido poi. In fondo sono… non tanto differenti da cuccette!
Ho inserito anche i posti da 500 euro solo per completezza. Il Giappone non è un Paese caro, ma puoi spendere un’esagerazione se vai sull’alto livello. In tutto.
Le capsule sono divertenti, strane, inquietanti. Ma sono, appunto una stranezza. Anche gli stessi giapponesi le reputano una stranezza!
Ciao, articolo molto interessante :) una info, noi vorremmo fare la nostra luna di miele in Giappone ma in agenzia ci hanno detto che non è possibile avere la certezza di avere un letto matrimoniale in hotel. A te risulta? Grazie mille in anticipo!
Ciao! Intanto congratulazioni! Chi vi ha detto questa cosa? Io non ho mai avuto problemi quando sono andato con la mia allora ragazza (ora mia moglie). Se posso suggerire più che gli hotel puntate su ryokan e minshuku. E sul tatami non ci sarà comunque problema di letti separati, vi prepareranno i futon vicini.
In luna di miele sarà particolarmente romantico.
scrivetemi pure in email (o dalla pagina facebook) per qualsiasi domanda!
certo le capsule sono davvero inquietanti