A Tokyo non c’è nemmeno da pensarci: si viaggia in metropolitana e i treni ti porteranno ovunque. Ma a Kyoto? E’ tutto un altro discorso. Una piccola guida dedicata a come spostarsi a Kyoto
Prima di tutto una cartina per farci un’idea della città, della forma di Kyoto.
In questa cartina ho segnato alcuni dei principali punti d’interesse per viaggiatori e turisti, coordinate (per farvi un’idea, fra B e C ci sono 1,5 chilometri):
- A è la stazione
- B è l’incrocio fra Karasuma e Shijo dori (un po’ il centro moderno della città anche se la maggior parte di locali e negozi è su Kawaramachi, più a est)
- C è il santuario Yasaka, cuore di Gion il quartiere antico e ‘inizio’ della zona di Higashiyama, i monti orientali
- D è il Kinkaku-ji, il famoso Padiglione d’oro
- E è il Fushimi Inari Taisha, il famoso santuario con migliaia di torii, le porte rosse che segnalano l’ingresso nei luoghi sacri dello scintoismo
- F è Arashiyama, zona di templi, santuari e della più famosa foresta di bambù (non certo l’unica)
Ma ecco nell’aria calma della sera apparire, sempre più riconoscibile, l’amato profilo dei poggi che circondano Kyoto, la città dei Ruscelli di Cristallo, la città dei Monti Viola.
(Fosco Maraini, Ore Giapponesi)
Come è fatta Kyoto
Kyoto è una città grande (1,4 milioni di abitant circai) cinta da colline e montagne (che nei secoli hanno funzionato anche come una sorta di cintura difensiva), una sorta di catino, piatto al centro. Quelle colline, che si vedono a volte spuntare fra i palazzi, in lontananza, sono una vista che mi commuove sempre.
Kyoto è una città con le strade che si intersecano a griglia, che potrebbe far pensare a una scelta moderna: in realtà è un aspetto molto antico, che mantiene dalla pianta delle sue origini, quando ancora si chiamava Heian, e dal modo in cui erano organizzate le case lungo le strade (il cosiddetto bō-jō – se vi interessa un bell’approfondimento sulla storia della città e della sua forma è in questa tesi o nel libro Old Kyoto, entrambi in inglese).
Le strade in senso latitudinale sono numerate (quelle che sentirete nominare più spesso sono Shijo dori, la quarta strada, Sanjo-dori, la terza, Gojo-dori (la quinta) ecc. Mentre le strade più importanti in senso longitudinale hanno un nome: sono importanti soprattutto Karasuma dori, che ‘taglia’ a metà Kyoto e Kawaramachi, poco più a est. Sul lato orientale (fra B e C) la città è tagliata da nord a sud dal fiume Kamogawa (che ha un bel lungofiume, ideale per fare jogging).
E se cerco un itinerario a Kyoto?
Per itinerari e spiegazioni più dettagliate su questi posti vi rimando alla mia Guida a Kyoto in tre giorni (troppo pochi, se riuscite fatene almeno quattro) o alla mia guida cartacea del Giappone (ed. Viaggiautori).
Come spostarsi a Kyoto
Come si può vedere dalla cartina è tutto abbastanza sparpagliato su una vasta area. Quindi anche se è bello, bellissimo camminare, non potrete affidarvi solo ai vostri piedi. E nell’antica capitale spostarsi può essere un po’ complicato perché i mezzi pubblici non sono capillari ed efficienti come in altre città giapponesi. Gli stessi abitanti si lamentano molto del traffico e della quantità di gente sui bus (e i problemi ci sono, in effetti). A un ragazzo che me lo raccontava al Funaoka Onsen, mentre eravamo immersi nell’acqua bollente, avevo risposto scherzando: “Per risolvere i problemi basterebbe costruire una metro che vada dalla stazione al Kinkakuji”. Aveva riso e annuito con decisione. Perché quella metro non c’è.
Vediamo i vari modi di spostarsi a Kyoto e per cosa sono indicati, li userete probabilmente un po’ tutti. E tenete conto che io non ho mai vissuto la città, l’ho sempre visitata da turista. Magari ci sono anche errori e mie fissazioni (se avete correzioni da farmi, scrivetemi!)
L’indice:
1 – La metropolitana e i treni
Le linee della metropolitana a Kyoto sono soltanto due. Sì, due, niente a che vedere con l’intrico di Tokyo. La prima è la Karasuma line che taglia la città da sud a nord lungo l’arteria principale (Karasuma dori). L’altra è la Tozai line che corre più o meno lungo Nijo-dori (la seconda strada) e Oike-dori. Ecco la cartina (Kyoto è la stazione centrale).
Quelli della metro non sono però gli unici treni che attraversano la città. C’è innanzitutto la linea Hankyu che corre sotto Shijo-dori (e se dalla stazione dovete andare a Gion cambierete dalla metro alla linea Hankyu, facendo però un secondo biglietto e un lungo trasferimento a piedi). La sua utilità è limitata ma, a parte che con un cambio, volendo porta fino ad Arashiyama, e che ferma a Saiin (dove c’è il mio ristorante di sushi preferito a Kyoto, Den Shichi), uscita dalla città esce in superficie e arriva fino a Osaka Umeda (nel pieno centro) in una quarantina di minuti in tutto e a soli 400 yen. Ideale per una visita in serata.
Ci sono poi le linee JR che dalla stazione vanno all’importante stazione Nijo e ad Arashiyama oppure al Fushimi Inari Taisha (e poi a Nara). E la linea Keihan. Qui uno schema completo dall’ottima pagina Wikitravel (in cui però manca proprio la linea Hankyu)

La rete ferroviaria di Kyoto – foto da Wikitravel – licenza creative commons
⇒ Da usare per andare a: castello Nijo (Nijojo-mae, linea Tozai), Gion e Kawaramachi (linea Hankyu), Arashiyama (linea JR o Hankyu),Kameoka(JR), al Fushimi Inari Taisha (linea JR o Keihan), Keage (quando fioriscono i ciliegi, linea Tozai), Osaka (linea Hankyu). Oppure, ancora, a Uji (JR).
(vi metto il link alle località)
⇒ ⇒ Se volete andare a Nara, qui c’è un post dedicato all’antica capitale
2 – Gli autobus
Da sempre sono indicati in molte guide e in siti internet come il mezzo migliore e più economico per spostarsi in città e, soprattutto, raggiungere i templi più lontani come il Kinkaku-ji o il Ryoan-ji (bus 101 o 205 dalla stazione). In genere oltre al numero hanno indicato anche (in caratteri latini) la destinazione principale, se è frequentata dai turisti). E a bordo una voce in inglese scandisce le fermate sulle linee principali. Sono relativamente facili da usare, quindi.
Se avete internet e usate google maps la app vi indicherà in modo molto semplice i bus da prendere per arrivare dove volete andare (per connettervi può essere utile noleggiare un pocket wifi).
Io i bus non li amo perché sulle tratte più frequentate (per il Kinkakuji, per esempio) sono spesso pienissimi (si soffoca) e molto, molto lenti, anche a causa del traffico, che a Kyoto è abbastanza rilevante. Anche chi vive a Kyoto, da quando sono sempre più affollati di turisti, li usa meno. O così mi hanno detto amici che ci vivono.
Foto di Kzaral, da Wikipedia Commons – licenza creative commons
Venendo alle informazioni pratiche: circolano dalle 6 alle 22.30 circa, in linea di massima. E si paga all’uscita (si scende davanti). Come in tutti i bus locali giapponesi se non avete la cifra in monete si cambia alla macchinetta vicino all’autista.
Uno dei motivi di grande popolarità del bus è il pass giornaliero da 600 yen che vedrete pubblicizzato e venduto anche in alcuni alberghi. In realtà, contando che la corsa singola urbana costa 230 yen (metà prezzo i bambini sotto i 12 anni, gratis sotto i 6) e che non vale per le località esterne (Takao, Arashiyama, Ohara…) secondo me non sempre vale la pena farlo. Difficilmente farete più di due corse, considerando anche la lunghezza degli spostamenti (dalla stazione al Kinkakuji calcolate un’ora) e il fatto che dopo esser stati pigiati per un’ora nel traffico avrete voglia di fare due passi.
O forse sono io che sono fatto così.
⇒ Da usare per andare a: Kinkaku-ji e Ryoan-ji (101 o 205 dalla stazione), al tempio Toji, a Takao e Ohara (viaggi extraurbani). Oppure per raggiungere zone meno frequentate, come quella nord (con Daitokuji, Funaoka onsen…)
Qui una completa pagina sul tema da Giappone per tutti.
3 – A piedi
Camminare a Kyoto è bellissimo e se siete disposti a perdervi un po’ o di andare a caso si fanno splendide scoperte. E poi, ovviamente, si cammina fra le antiche machiya (vecchie case di mercanti) di Gion, a Shimbashi e Pontocho e soprattutto si cammina a Higashiyama, la zona orientale della città a ridosso delle colline.
A Higashiyama sud si può fare il bellissimo percorso nella Kyoto antica (e turistica, va bene) che dal parco Maruyama (dietro il tempio Yasaka) porta alla bella strada lastricata di Nene no michi, tocca il vicolo Ishibei-koji, la splendida pagoda (Hokan-ji) e quindi attraverso Sannen-zaka e Ninen-zaka vi porterà fino al Kyomizu-dera.
Qui il percorso.
⇒ A Higashiyama nord invece potete percorrere il Sentiero del filosofo (spettacolare e affollatissimo quando i ciliegi sono in fiore) e visitare templi meravigliosi come il Ginkakuji (padiglione d’argento) e lo Honen-in.
⇒ Se poi avete voglia di fare vere e proprie passeggiate fra le colline, vi consiglio quella fra Kibune e Kurama e quella fra Takao e Kiyotaki.
In questo post Un italiano in Giappone racconta che scoperte si possono fare perdendosi a Kyoto
4 – I taxi
Se a Tokyo si possono evitare, a Kyoto i taxi probabilmente li prenderete qualche volta. Magari quando siete lontani da una fermata del bus o stanchi dopo una lunga camminata. I taxi a Kyoto sono tanti e si trovano a ogni ora e sono anche abbastanza convenienti: per un viaggio dalla stazione a Gion (da A a C della mappa) non dovreste spendere più di 1200 yen.
Ci sono però alcune cose da tenere a mente
- Il traffico. Non ci sono preferenziali (non ne ho viste quantomeno) e i taxi tendono a imbottigliarsi nel traffico esattamente come le altre auto.
- I taxi si possono fermare per strada (se hanno una luce rossa sul vetro accesa, altrimenti sono occupati)
- I tassisti non usano in genere il gps e quasi mai conoscono gli indirizzi o i nomi degli alberghi. Meglio indicare un punto di riferimento noto (per esempio un incrocio vicino, come Shijo-dori/Karasuma) o ancora meglio mostrare, se lo avete, il biglietto da visita dell’albergo o del ristorante. Mi è comunque capitato varie volte che nemmeno quello bastasse, né il mio giapponese, e dovessero telefonare. Quindi se andate al Kinkaku-ji bene. Se dovete andare al vostro appartamento airbnb nascosto in un vicoletto sarà più complicato. In ogni caso se non trovano il posto, i tassisti in genere fermeranno il tassametro (incredibile, lo so, ma l’ho visto con i miei occhi più volte).
- Le portiere sono automatiche non apritele né chiudetele a mano!
- Alla stazione c’è una strana indicazione per una coda dedicata ai ‘tourist friendly’ taxi, in teoria – da quel che ho capito – sono tassisti che parlano più o meno inglese, ma non sono sicuro. Sono pochissimi e non se ne capisce la funzione.
5 – La bicicletta
La bici è di gran lunga il modo più bello per visitare Kyoto: vi consentirà di esplorare anche angoli nascosti della città. Certo non sempre è consigliabile nei mesi più caldi o piovosi (fra giugno e agosto), ma se il clima lo permette tenete la bici in considerazione.
I costi del noleggio di una bici sono contenuti (circa 1000 yen al giorno; alcuni alberghi le mettono a disposizione gratis) e pedalare è facile e appagante: si circola in sicurezza sulle strade secondarie o sulle piste ciclabili che occupano parte dei larghi marciapiedi. Difficilmente poi pedalerete più di mezz’ora per volta perché le distanze di pochi chilometri fra un sito e l’altro sono perfette per la bicicletta.
La riprova della comodità della bici è che è usatissima anche da chi a Kyoto ci vive, ve ne renderete conto appena arrivati in città.

Come spostarsi a Kyoto: la città è piena di ciclabili (spesso sui marciapiedi), eccone una su Sanjo-dori (foto di Patrick Colgan, 2014)
Ci sono da tenere a mente solo alcune cose (che comunque chi vi noleggia la bici vi spiegherà bene).
- Non potete lasciare le bici dove vi pare, rischiate che ve la rimuovano. Dovrete invece usare i parcheggi appositi. Vicino ai siti di interesse turistico e ai templi ci sono parcheggi altrimenti dovrete lasciarla negli spazi consentiti (non sempre chiarissimi)
- Strade vietate. In alcune strade del centro di Kyoto (Shijo Dori, Kawaramachi soprattutto) il transito delle bici è consentito solo in alcuni orari.
- E’ meglio se vi spostate con un navigatore (google maps va benissimo) perché Kyoto è grande, ci sono ampie zone senza punti di riferimento, ed è facile perdersi (mi è successo).
- Fate molta attenzione e rispettare semafori e stop con grande attenzione perché gli incidenti, come sempre all’estero, possono provocare problemi legali anche seri.
Sul tema Lightpainting ha scritto un post molto dettagliato e utile.
Da usare per andare a: Kinkaku-ji, Daitoku-Ji, Castello Nijo, Tempio Toji, Funaoka Onsen… praticamente ovunque (eccetto Higashiyama ed Arashiyama che è un po’ lontana, ma nemmeno troppo (10 km)
5 Commenti
complimenti per il dettagliatissimo post. E complimenti anche per aver inserito altri link esterni utili. ciao!
Spero ti sia utile allora! :)
grazie per il commento, a presto
Un bellissimo post, dettagliato e pratico, ideale per organizzarsi in vista di un viaggio, che io spero di fare al più presto in quella terra. Grazie della condivisione
Lo so, il Giappone fa questo effetto… intensa nostalgia!
Ovviamente puoi linkarli, mi farebbe anzi molto piacere. Ciao, a presto!
Ormai sono passati quattro anni … ma il Giappone ti resta nel cuore :) Quando farò il mio post narrativo sul tema posso linkare i tuoi articoli? Sono molto utili e così riesco a dare anche delle info pratiche. Complimenti!