Camminare nelle Yorkshire Dales

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Due passi fra i panorami meravigliosi del nord dell’Inghilterra: camminare nello Yorkshire Dales National Park

Grassington è un paese senza un particolare fascino. Prendiamo una pinta di bitter e un sidro al pub sulla piazza principale (che sarebbe graziosa se non fosse un parcheggio ingombro di auto) mentre al tavolo accanto al nostro un gruppo di giovani motociclisti che si è appena fermato rinuncia alla classica birra e si divide invece due grandi teiere. E’ l’Inghilterra, del resto, e la cup of tea scandisce le giornate più di ogni altra cosa: è forse l’unica bevanda davvero insostituibile.

Poi riprendiamo la nostra auto, ma decidiamo di fare un giro largo per tornare al nostro albergo, un bizzarro palazzo vittoriano in stile neogotico a Settle, una trentina di chilometri da qui. Vogliamo un primo assaggio delle Yorkshire Dales sfruttando il lunghissimo, luminoso tramonto dell’estate britannica. Scegliamo la strada un po’ a caso e imbocchiamo strisce d’asfalto strette e deserte che si inerpicano fra le colline, orlate da muretti a secco e che poi si tuffano in profonde fenditure. Sono queste le dale, piccole valli.

Evitiamo le pecore e accostiamo per far passare le poche auto che incrociamo. Ma le pause si moltiplicano, diventano continue, e pazienza se forse troveremo la cucina del pub chiusa per la cena. Dobbiamo fermarci continuamente perché questi panorami meravigliosi non possono scivolare soltanto sul vetro del finestrino. Voglio entrarci, voglio contemplarli, assorbirli.

Yorkshire Dales (foto di Patrick Colgan, 2016)
Yorkshire Dales (foto di Patrick Colgan, 2016)
Littondale, Yorkshire Dales
Littondale, Yorkshire Dales (foto di Patrick Colgan, 2016)

È forse il panorama più semplice del mondo e proprio per questo, qui nella Littondale, sembra di essere sbarcati su di un altro pianeta: pascoli verdi a perdita d’occhio, profonde valli e alture rocciose, qualche pecora che ci guarda stupita.  Poi c’è la grande imponente muraglia rocciosa della Blue scar che emerge dall’erba. È tutto di una bellezza toccante, commovente, selvaggia: il lavoro della natura e quello dell’uomo sembrano completarsi, in un’unione senza tempo. Ho un déja vu, i ricordi della Nuova Zelanda mi travolgono come un’onda.

Domani cammineremo fra queste colline, a pochi chilometri da qui, e non vedo l’ora di farlo.

Camminare nella Malhamdale

E invece quando arriviamo a Malham, dove ha a lungo vissuto lo scrittore Bill Bryson, troviamo un paesaggio diverso da quello che avevamo visto il giorno prima. Dopo esserci lasciati alle spalle l’auto e le vecchie case del paese, entriamo nella zona della Malham cove, un grande anfiteatro calcareo alto 80 metri che domina una valle dalla bellezza idilliaca. È una visione di grande potenza, ma allo stesso tempo è come passeggiare in una cartolina: tutto è tenuto meravigliosamente, forse anche troppo perché a tratti sembra di camminare nel Rose Garden di Londra. L’anello di circa otto chilometri che negli opuscoli del centro visite si intitola Malhamdale Landscape Spectacular (e che stiamo facendo al contrario) ci fa salire sulla cove affrontando una serie di ripidi gradini.

Oggi splende anche un sole raro e prezioso. L’aria tersa, resa cristallina dalle frequenti piogge illumina il verde brillante dei prati, il giallo, il viola, il blu dei fiori. Non ho mai visto un’Inghilterra così bella. È’ tutto così perfetto che la fatica che facciamo ad arrampicarci sembra quasi fuori luogo, incongrua.

Dalla cima di questo altopiano la vista è splendida. Ma a essere speciale è anche quello che è molto più vicino, sotto ai nostri piedi. La roccia calcarea sembra sia stata strappata, ferita da enormi artigli ed è scarnificata da incredibili fessure.

Il sentiero continua placido e incrocia il grande tracciato della Pennine Way che attraversa da nord a sud questa bassa, ma splendida catena montuosa: si può percorrere quasi interamente in un paio di settimane, ho letto (sono 430 chilometri, quindi di giorni potrebbero volercene alcuni in più): è un’esperienza che un giorno vorrò fare.
L’Inghilterra è un posto dove dovrei sentirmi anche a casa, è da qui che viene mio padre e qui ho vissuto per cinque mesi ai tempi dell’università. Ma non l’avevo mai immaginata come un luogo da esplorare davvero, forse perché non l’avevo mai vista così.

Tocchiamo la Gordale Scar, una gola fra spettacolari pareti rocciose. E poi, dopo un panino a un punto di ristoro entriamo in un bosco che improvvisamente ricorda casa e l’appennino bolognese. C’è una piccola cascata, la Janet’s foss e scendiamo fra campi privati, prati fioriti fino al punto di partenza. Prima di tornare in macchina ci fermiamo, ovviamente, per un tè.

Camminare nelle Yorkshire Dales, informazioni utili

  • Come arrivare nello Yorkshire Dales National Park – È nel nord dell’Inghilterra. L’aeroporto più vicino alle Yorkshire Dales è quello di Leeds (calcolate poco più di un’ora). Ma il viaggio è fattibile anche atterrando a Manchester o all’aeroporto delle East Midlands, per esempio, tutti serviti da Ryan Air. Il modo migliore, forse l’unico, per visitarlo  è con un’auto a noleggio.
    Uno dei centri principali (e più turistici) è Hawes, nella zona più a nord. Noi abbiamo invece scelto Settle, a pochi chilometri da Malham che offre forse i panorami più spettacolari. Fra l’altro Settle e Malham sono anche collegate da un sentiero.
  • Le passeggiate – Nella zona ci sono moltissimi sentieri, oltre alla famosa Pennine Way. Il sito Malham walks fornisce molte informazioni. A Malham c’è anche un centro visite con cartine e opuscoli.
  • Altri blog – Grazie a Giovy di Emotion Recollected in Tranquillity per gli spunti sul nord dell’Inghilterra. Sul tema sul suo blog c’è tantissimo!
Yorkshire Dales

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2 Commenti

Giovy Giugno 27, 2016 - 3:35 pm

Grazie per la citazione Patrick!
Sono felice che tu abbia vissuto un bel po’ di sana Inghilterra! :)

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