Ancora su aNobii

di Patrick Colgan

E’ la mia ultima fissazione. Ma a quanto pare anche di molti, molti altri blogger (l’ultimo, un perplesso Mantellini). Anobii (di cui parlavo qui) è addictive, molto più di quanto possa sembrare di primo acchito. Curiosare fra le librerie altrui, in un eterno incrociarsi di percorsi e di scoperte (di libri, di persone, di affinità), ma anche nella propria, è divertente, utile e fa anche perdere molto tempo, va detto. Un po’ mi fa paura. Le librerie dicono molto sulle persone, e con la quantità di social network che va da flickr a last.fm e termina nei blog stiamo disseminando in rete informazioni dettagliatissime su di noi, su quello che facciamo, su come passiamo il nostro tempo. L’uomo di vetro rischia forse di diventare realtà e per nostra scelta volontaria. Alla faccia della privacy. C’è insomma, un po’ di incoscienza in questa sovraesposizione personale, forse anche un po’ narcisistica, a volte (fino al naif). Allo stesso tempo la curiosità spinge a sperimentare e, al momento, i vantaggi sembrano maggiori degli svantaggi.

Ho l’impressione che aNobii (che ha potenzialità davvero enormi) sia piaciuto più in Italia che in altri paesi, in questi giorni c’è una vera invasione di italiani, partita dal passaparola nei blog (per dire, un bestseller come il primo Harry Potter è posseduto da circa 200 utenti italiani, ma fra gli stranieri solo circa 400 lo hanno in inglese), comparabile – a memoria – solo a quelllo che è avvenuto con la diffusione di Twitter. Ognuno usa aNobii in maniera diversa (io sto lentamente inserendo un po’ tutta la mia bliblioteca). C’è chi inserisce i manuali universitari o informatici, chi inserisce guide turistiche e immagino che ci sia anche chi inserisce i libri di ricette.

E credo che alla fine vada bene così.

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0 Commenti

zoe Ottobre 16, 2008 - 5:55 pm

ma quanto tempo è passato da questa discussione? e quanto è cambiato aNobii?

@ivan, ora che ho quasi finito che ne pensi? ^___^

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Pickwicki Aprile 2, 2008 - 11:11 am

io vi presento la neonata e italianissima concorrente di Anobii.

Le funzionalità principali sono identiche ma in più, su pickwicki.com si possono (e segno solo le principali):

1) Creare le “liste dei desideri” – queste liste sono accessibili dai librai che hanno aderito all’iniziativa per cui andando in libreria e chiedendo di vedere le liste dei desideri di amici e conoscenti potete far loro un bel regalo! o potete semplicemente vedere la vostra lista!

2) su pickwicki è forte il legame con il territorio. Segnalate dunque tutte le iniziative legate al libro e al mondo della cultura più in generale, commentatele, segnalate la vostra partecipazione, inserite foto etc!

Fateci sapere cosa ne pensate!
Ciauuuuu!

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giuliana Marzo 11, 2008 - 1:35 pm

è vero, è assolutamente addictive! però dopo un po’ l’effetto si affievolisce, e si riesce a non abusarne.
certo, quello dell’uomo di vetro è un bel tema, chissà dove ci porterà

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perec Marzo 9, 2008 - 8:25 pm

il bello di anobii è la pagina delle info. ti fai una passeggiata per la libreria degli altri e, a volte, scopri blog intelligenti. come questo.

perec.

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Damiani Febbraio 9, 2008 - 9:56 am

Mi trovi d’accordo! Amo anch’io Anobii e il fatto che molti italiani siano presenti su questa piattaforma è una riconferma della presenza di uno “zoccolo duro” di lettori forti! E il web diventa un mezzo di scambio di idee e di fruizioni anche in ambito editoriale!

lunga vita ad anobii e agli anobisti!

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Arianna Novembre 4, 2007 - 9:51 pm

Ho conosciuto il sito da poco e ancora non l’ho utilizzato a pieno, anche perchè la mia vera libreria si trova a qualche centinaio di km di distanza. Credo che questo sia solo uno step successivo rispetto ai blog e agli spaces, c’è voglia di comunicare ma sempre meno occasioni per farlo, e allora si parla alla rete, in una speranza più o meno conscia che qualcuno ascolti quello che abbiamo da dire. E’ un po’ triste ma mi sembra proprio la strada che stiamo seguendo

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Naco Novembre 3, 2007 - 5:14 pm

Sono capitata sul tuo blog da aNobii (appunto) e devo dire che concordo pienamente con te: ormai, chi più chi meno, on line non ha soltanto un nick, ma un vero e proprio mondo, che si interseca spesso con quello reale, oppure in cui finisce per parlare del suo mondo reale.
E se da una parte questo, come dici tu, fa paura e può ledere davvero la privacy, dall’altro è anche vero che chiunque inserisca informazioni on line su se stesso, lo faccia per propria iniziativa, e non per imposizione altrui. Conosco gente che non vuole registrarsi a un sito per timore di dover lasciare qualcosa di più di una semplice email, come dato personale.
Personalmente, ormai on line ho più che una vita, più che un mondo, ma ne sono consapevole. E lo sono perché io ho scelto di aprire un blog, di porre on line in miei pensieri, i miei gusti e le mie preferenze.
L’essere alal portata di tutti è preoccupante, è vero, ma sta anche a noi la scelta, non soltanto di mettere un pezzetto di noi sul web, ma anche di frequentare posti più o meno a rischio. Non tutto il web è bene, come non tutto il web è male. Un po’ come nel mondo reale, d’altronde.

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Peter Ottobre 15, 2007 - 5:28 pm

giovedì sera accadrà qualcosa a bologna. pensi che valga la pena dirlo con un post?

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Tore Settembre 27, 2007 - 5:50 pm

Caro Patrick,

l’uomo di vetro, alla fin fine, proprio perché interamente di vetro non dirà niente di più dell’uomo di piombo, opaco, non interpretabile.

Troppa trasparenza equivale a nessuna trasparenza. Evviva dunque l’omino di vetro. Apparentemente trasparente, ma di una trasparenza..impenetrabile.

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Pippawilson Settembre 21, 2007 - 8:54 pm

Io inserisco solo libri che amo e che odio, nessuna via di mezzo. E’ il mio modo di cercare l’anima gemella letteraria e quindi il libro perfetto che non ho ancora letto. Sarà utopistico, ma mi piace :-)

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Peter Settembre 21, 2007 - 11:03 am

sono entrato in possesso della password del tuo blog, caro patrickcolgan.
se non fai immediatamente un nuovo post (anche senza senso) lo farò io, e sarà un post che verterà sul tema: “fistfucking e mastella, perché no?”, che ti precluderà la promettente carriera che stai costruendo con fatica. (cambiare password sarebbe inutile, la saprei lo stesso)

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Rizomagosophicus Settembre 19, 2007 - 5:23 pm

Ciao Patrick, a proposito delle varie problematiche che la diffusione dei socialnetworks comporta, ti segnalo questo articolo http://www.apogeonline.com/webzine/2007/09/19/01/200709190101 che troverai su apogeonline, che tratta proprio di privacy, trasparenza, sostenibilità (aggiungo io, anche etica) di questi strumenti di aggregazione sociale
Saluti!
Rizomagosophicus

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patrick Settembre 18, 2007 - 12:27 pm

a presto!
Devo riaprire questo blog…

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Simona Settembre 14, 2007 - 8:20 am

Ho dato un’occhiata al tuo blog (e alla tua biblioteca su aNobii!), mi piace molto!
A presto,
Simona

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ivan Agosto 25, 2007 - 10:13 am

e pure fumetti, devo ancora capire come fare per qualche libro musicale anni ottanta privo di isbn…

p.s.: ringrazio zoe per la ‘citazione’ spero di non aver creato un mostro (o una mostrina, chè sto aspettando di vedere quando finirà di inserire libri, zoe ma quanti ne hai?)

:)

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Atos Agosto 3, 2007 - 11:23 pm

E’ bello che ci sia, da vecchio del web è l’unica novità che mi fa stare sveglio per “caricare ” i libri e sbirciare tra le librerie degli altri.

Erano anni che non lo facevo, da quando ho mollato i blog tour del mitico 2003….

Sento che male non fa, anzi, sono sicuro che si potranno creare nuovi legami.

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alesstar Luglio 15, 2007 - 1:21 pm

ho scritto come una bulgare -_-” mi scuso : (

Reply
Charlina Luglio 15, 2007 - 12:12 pm

MA io sono rincoglionita… mica avevo visto che eri tu!!! ahahaha
scusa… ;P

Reply
Charlina Luglio 15, 2007 - 12:12 pm

Sisi… spettacolare sul serio…. sigh
li rivoglio

Reply
alesstar Luglio 12, 2007 - 10:25 pm

ciao ^^
ti ho trovato fa chi aveva visto il mio profilo in aNobii, e sto spulciando la tua libreria, e ne approfitto per aggiungere libri che ho letto ma che non possiedo, perchèè magari presi in biblioteca : P
ho visto che sei un comunicatore come me, hai alcuno libri che ho letto sull’argomento e altri che ho sentito solo nominare, magari da compagni d’università ^^
comunque, il fatto che molte persone si ritrovino sul web 2.0 tramite il social networking penso sia una cosa alquanto normale: se hai una certa sensibilità e l’accesso alla tecnologia, è normale che ci si ritrovi tutti insieme ad “annusarci” e guardarsi con curiosità come in una grande piazza.
: )

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Peter Luglio 8, 2007 - 11:14 am

:-O

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Erica Luglio 4, 2007 - 10:00 pm

Ciao! Mi sono imbattuta per caso in questo blog e a quanto pare abbiamo gli stessi interessi. Anche a me piace viaggiare e purtroppo conosco solo gente pantofolaia…e anch’io scrivo per dei giornali! Fino a novembre ho studiato a Ferrara, adesso mi trovo in Svizzera ma con tutta probabilità dall’anno prossimo tornerò a fare il tirocinio a Bologna. Se ti va di fare quattro chiacchiere mandami una mail o aggiungimi al messenger, non capita tutti i giorni di trovare un proprio “clone”. :)

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patrick Giugno 25, 2007 - 1:47 pm

sono un po’ impegnato ultimamente e non riesco ad aggiornare il blog. in ogni modo rispondo al volo…
@ Lapilli: Credo che si debba riflettere bene su rischi e benefici. Per il momento i network sociali e i blog sono usati in maniera a volte un po’ sconsiderata ma allo stesso tempo non credo si debba essere così paranoici: il rumore di fondo è tanto e allo stesso tempo se qualcuno cerca informazioni su di noi le troverà comunque. Una vecchia, famosa, e semplicissima regola di Jakob Nielsen era “non pubblicare nulla con il tuo nome che pensi ti possa danneggiare se in futuro la leggerà il tuo datore di lavoro”. Questa è una buona massima.
@Zoe: sì bisogna migliorare e aumentare commenti e tag (mentre sembrano spopolare i gruppi). anobii ha potenzialità immense, anche se io mi sono un po’ ‘placato’ negli ultimi giorni…
@luca: questo tipo di incontri e di percorsi è sempre incredibile e sorprendente. un esperto di marketing forse parlerebbe semplicemente di simili ‘stili di consumo’ (culturale in questo caso), a me piace di più pensare alla potenza (e potenzialità) dei mezzi che utilizziamo e ai percorsi intertestuali che portano a queste scoperte…

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[luca] Giugno 24, 2007 - 2:03 pm

pensavo la stessa cosa..
A me sembra davvero strano ritrovare le stesse persone con una frequenza davvero impressionante su blog, flickr e ora anobii. E anche la comunanza di temi trattati mi impressiona.Per esempio: sono arrivato qui da anobii, vedendo che abbiamo un discreto numero di libri in comune; adesso leggerò il tuo post precedente, che hai dedicato alla chiusura del Nosadella, tema che anche io ho trattato con due post; poi andrò a vedere le tue foto e ti aggiungerò nei contatti di flickr..
L’altro tema, quello dell’allegra diffusione dei nostri dati in rete, è una verità che può portare solo a due scelte: o si chiude tutto – blog, foto e via – oppure si sottovaluta allegramente la cosa, sperando che la mole di informazione riversata in rete da tutti sia tale da essere difficilmente leggibile.

Reply
Lapilli Giugno 22, 2007 - 7:57 am

ps. vedi Lapilli dove sei?

Reply
Lapilli Giugno 22, 2007 - 7:56 am

“L’uomo di vetro rischia forse di diventare realtà e per nostra scelta volontaria. Alla faccia della privacy”

Infatti io ho deciso di chiudere il mio blog.
Se ti interessa il perchè ne ho discusso qui:
http://www.confini.wordpress.com

Mi piacerebbe conoscere il tuo parere in merito.

Reply
Lapilli Giugno 22, 2007 - 7:55 am

già…io non riesco più a farne a meno!
:)

Reply
zoe Giugno 13, 2007 - 5:28 am

arrivo qua grazie ad Ivan, anobii sta diventando la mia droga, il mio pensiero fisso è registrare libri, peccato solo che per adesso ci sono poche discussioni e recensioni.

Reply
Peter Giugno 12, 2007 - 8:20 pm

cos’è?! “addictive”?! caspita, sei veramente… contemporaneo!

Reply
patrick Giugno 9, 2007 - 2:02 pm

Dontyna:è macchinoso. A meno che tu non abbia un foglio di excel con tutti i tuoi libri o simili… ;)
E’ lento e conviene aggiungerli un po’ alla volta, come sto facendo io, magari quando trovi il libro in una biblioteca altrui… Se si intende inserire tutta la propria biblioteca va preso così, altrimenti non se ne esce più.
E poi bisogna inserire tag e commenti… insomma un po’ alla volta…
Silvia: è lo stesso per me, ahimé!!!

Reply
silvia Giugno 9, 2007 - 2:00 pm

Ora che sono a casa malata ci passo ore : sta diventando una droga!

Reply
dontyna Giugno 9, 2007 - 1:35 pm

Più che addictive io trovo infinito il sistema di importare i libri! O c’è un metodo facilissimo che non ho ancora imparato? :-(

Reply
motumboe Giugno 8, 2007 - 7:55 am

Io sono arrivato al 99,8% della fase inserimento a testa bassa di tutti i titoli che possiedo, ora sto provvedendo a mettere qualche commento, che trovo sia molto utile per capire se un libro può piacere o meno, al di là delle stelline e della presenza in librerie affini.
http://www.anobii.com/people/motumboe/
Ciao :-)

Reply
lunanuova Giugno 7, 2007 - 3:17 pm

Io mi spavento un giorno sì ed uno no! ^^’
Aggiungo libri, ma pochi alla volta, spesso intimorita da questo mezzo così potente…

Io spero, più che altro, che sia possibile avviare dei seri gruppi di discussione sull’editoria…

a presto Patrick!

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